jueves, 20 de agosto de 2015

Informe N° 160




REGISTRAZIONE DEL TRIBUNALE DI ROMA N. 8270 DEL 21-10-1961 - DIRETTORE RESPONSABILE GOFFREDO MORGIA
INFORM - INFORMAZIONI DEL GIORNO  AGENZIA QUOTIDIANA
EDITRICE INFORM-IDG Srl - Via della Marranella, 23 - 00176 ROMA  - Tel. 339.357.8989 - Tel./Fax  06.244.161.05 - E-mail: inform@mclink.it
ANNO LIV N. 160                                                 20 AGOSTO 2015
(Servizi per gli italiani all’estero)

COMUNICAZIONE
Le notizie di Inform possono essere consultate all’indirizzo http://comunicazioneinform.it/

1.ITALIANI ALL’ESTERO
La Farnesina continua a seguire con la massima attenzione le ricerche dei tre connazionali dispersi in Indonesia
Inviato sull’isola di Sangalaki un funzionario diplomatico

ROMA – “La Farnesina continua a seguire con la massima attenzione le attività di ricerca di Daniele Buresta, Michela Caresani e Alberto Mastrogiuseppe, i tre cittadini italiani dispersi nel corso di un'immersione vicino all’isola di Sangalaki, in Indonesia”, informa il  Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, comunicando inoltre che  “una vasta porzione di mare è intensamente battuta da diverse unità navali e sorvolata da elicotteri di soccorso”.
“L'Ambasciata d'Italia a Jakarta - prosegue la nota -  è  in costante e stretto contatto con le autorità indonesiane, nonché con i famigliari e gli amici dei connazionali, che stanno vivendo giorni di ansia e che vengono continuamente aggiornati. Un nostro funzionario diplomatico – informa infine la Farnesina  - è stato inviato sull’isola per seguire direttamente le operazioni in corso, informare in tempo reale l’Ambasciata, i parenti e le persone coinvolte e rendere così ancora più efficace l’assistenza fornita”.(Inform)

2.ITALIANI ALL’ESTERO
Proseguono gli incontri con le Associazioni italiane della Circoscrizione consolare
Argentina, il Comites di Rosario visita la Casa d’Italia di Rosario e  la Società Italiana di Corrientes

ROSARIO  - Il Comites di Rosario , attraverso la sua Commissione Partecipazione, Diritti Civili e Associazionismo, prosegue le visite alle Associazioni italiane di tutta la Circoscrizione consolare, al fine di entrare in contatto con le loro realtà e pianificare iniziative congiunte.
Dopo gli incontri con le Associazioni della città di Santa Fe e della provincia di Entre Rios, che si sono tenuti il mese scorso, il Comites ha cominciato il suo ciclo di incontri individuali.
Il 13 agosto, il presidente del Comites Franco Tirelli, il vice presidente e responsabile della Commissione Partecipazione Mariano Gazzola e il consigliere Giuseppe Siciliano (responsabile Commissione Cultura) hanno visitato l’Associazione Casa d’Italia , uno dei sodalizi tradizionali di Rosario , dove sono stati ricevuti dal presidente Oscar Manti, dal segretario Nicola Tedone e da membri del Consiglio direttivo.
Il 18 agosto il Comites  ha visitato la Società Italiana “Unione e Fratellanza” di Corrientes , città che si trova a 740 km al nord di Rosario. In questa occasione il Comites  era rappresentato dalla consigliera Marcela Murgia - responsabile per la zona Nordest della Commissione Partecipazione - accompagnata dalla prof.ssa Margarita Bussolon , componenete della Commissione. Murgia e Bussolon sono state ricevute dal presidente della Società Italiana Gianfranco Scocco, dalla  direttrice della Scuola di italiano Dante Alighieri prof.ssa Blanca Mezzi, dalla prof.ssa Marta Mezzi e dal tesoriere della Società Italiana Ezequiel Mare. La Società Italiana di Corrientes, che il prossimo settembre festeggerà i 145 anni di fondazione, è un punto di riferimento per tutti gli italiani e discendenti della provincia di Corrientes.
In entrambe le riunioni i rappresentanti del Comites  hanno spiegato le attività che il Comites  sta sviluppando, hanno rilevato le principali problematiche della comunità italiana, e progettando e idee e proposte di lavoro con le associazioni.(Inform)


3.LINGUA ITALIANA
Israele, aperte le iscrizioni per i corsi autunnali dell’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv

TEL AVIV  - Sono  aperte le iscrizioni per i corsi autunnali di lingua italiana organizzati dall’Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv e segnalati dal Comites Israele .
E’ possibile iscriversi fino al prossimo 30 settembre  presso la segreteria dell`IIC ,   Rh.Hamered 25, piano 6, Tel Aviv, oppure compilando il modulo d’iscrizione (http://www.iictelaviv.esteri.it/NR/rdonlyres/1DC06559-A481-48EF-A97D-A60732AEE7E1/0/moduloiscrizionecorsiautunnali2015.pdf ) e inviandolo via mail a iictelaviv@esteri.it   o via fax 03-5161330, unitamente alla ricevuta del bonifico.
I corsi scelti si apriranno solo con un minimo di 8 iscritti. Per ogni corso sono previsti da 8 a 15 allievi. I corsi si svolgeranno a Tel Aviv: Rh Dizengoff 205, tel. 03-5234544 .Programma dei corsi : http://www.iictelaviv.esteri.it/NR/rdonlyres/BD0BB403-7A59-4C45-A933-E4D63D676FA2/0/Programmaautunno2015IT.pdf .  (Inform)

4.ITALIANI ALL’ESTERO
Conferenza della scrittrice Simonetta Agnello Hornby all'Università di Sydney il 28 agosto
“La scrittura dell’emigrante e dell’emigrato. Memoria e presente”

SYDNEY – “La scrittura dell'emigrante e dell'emigrato. Memoria e presente”: questo il tema della conferenza che la celebre scrittrice italiana Simonetta Agnello Hornby terrà all'Università di Sydney il 28 agosto.
Autodefinitasi scrittore per caso, Simonetta racconterà della sua esperienza di siciliana all'estero e dei legami tra emigrazione e letteratura. Tra i temi che toccherà, anche il ruolo della narrazione (vecchie e nuove tradizioni), della cucina (legata all'identità) e dei media (internet, scrittura televisiva). L'iniziativa, organizzata dall'Istituto italiano di cultura di Sydney in collaborazione con l'università, rientra nella visita della scrittrice in Australia per una serie di eventi nell'ambito del Melbourne Writers Festival.
Nata e cresciuta a Palermo, Simonetta Agnello Hornby ha sposato un inglese dopo aver conseguito la laurea in giurisprudenza nel 1967. Da allora ha vissuto all'estero, dapprima negli Usa e in Zambia e poi, dal 1970, a Londra. Nel 1979 ha fondato Hornby and Levy, uno studio legale nel quartiere di immigrati di Brixton che ben presto si e' specializzato nel diritto di famiglia e dei minori. Nel 2000 ha iniziato a scrivere romanzi e ha pubblicato con Feltrinelli La Mennulara, La zia marchesa, Boccamurata, Vento scomposto, La monaca, La cucina del buon gusto, Il veleno dell'oleandro, Camera oscura, Un filo d'olio e La pecora di Pasqua. Dal 2008 Simonetta Agnello Hornby, pur continuando a esercitare l'attività di avvocato, si dedica principalmente alla scrittura, oltre a collaborare dal 2012 con la Global Foundation for the Elimination of Domestic Violence, attiva anche in Italia.(Inform)

5.STAMPA ITALIANA ALL’ESTERO
Trimestrale per gli italiani del Principato di Monaco
L’Editoriale , uscito il nuovo numero

PRINCIPATO DI MONACO - E’ in distribuzione il nuovo numero de L’Editoriale, periodico trimestrale in lingua italiana per gli Italiani del Principato di Monaco, edito e diretto da  Mauro Marabini.
La copertina raffigura il Principe Alberto, oggetto di un approfondito articolo che riassume i primi dieci anni di regno. Il numero contiene l’intervista al nuovo ambasciatore d’Italia a Monaco Massimo Lavezzo Cassinelli, notizie su “Mirabile Dictu - International Catholic Film Festival”, ed informazioni varie sulla vita e i fatti del Principato come la storia del Comune e l’elezione del sindaco. Ulteriori notizie e il sommario completo sono reperibili sul sito www.liamaredition.com (Inform)

6. MOVIMENTI POLITICI
Organo ufficiale del Maie Centro America e Caraibi
Azzurro Caribe, uscito il nuovo numero
E’ uscito il nuovo numero di Azzurro Caribe, organo ufficiale del Maie-Movimento Associativo degli Italiani all’estero, in Centro America e Caraibi, diretto da Pierpaolo Filosa.
La rivista è visibile anche online, sfogliando le pagine, al link: http://www.youblisher.com/p/1195394-Azzurro-Caribe-giugno-luglio-2015/ (Inform)

7.INPS 
Cassa integrazione,  luglio 2015 -26,9% rispetto a luglio 2014

ROMA – L’Inps comunica: “Nel mese di luglio 2015 sono state autorizzate complessivamente 52,4 milioni di ore di cassa integrazione guadagni (CIG), con una diminuzione del 26,9% rispetto a luglio 2014, mese nel quale le ore autorizzate erano state 71,7 milioni.
I dati destagionalizzati, calcolati per le sole componenti Ordinaria e Straordinaria, evidenziano nel mese di luglio 2015 rispetto al mese precedente una variazione congiunturale pari a -8,7%.
Dall’analisi nel dettaglio dei dati di luglio 2015 emerge che le ore autorizzate di cassa integrazione ordinaria (CIGO) sono state 16,4 milioni. Nel mese di luglio 2014 erano state 20,2 milioni: si è quindi registrata una diminuzione tendenziale del 19,0%. In particolare, la flessione è stata pari al 16,8% nel settore Industria e al 24,2% nel settore Edilizia.
Le variazioni congiunturali CIGO calcolate sui dati destagionalizzati registrano, rispetto al precedente mese di maggio 2015, una diminuzione del 6,8%.
Il numero di ore di cassa integrazione straordinaria (CIGS) autorizzate a luglio 2015 è stato di 28,4 milioni, con una riduzione del 32,6% rispetto a luglio 2014, nel corso del quale erano state autorizzate 42,2 milioni di ore.
Rispetto a giugno 2015 si registra una variazione congiunturale, calcolata sui dati destagionalizzati, pari a -9,8%.
Infine, gli interventi in deroga (CIGD), si sono concretizzati in 7,6 milioni di ore autorizzate, con un decremento del 18,3% se confrontati con luglio 2014, quando erano state autorizzate 9,3 milioni di ore. La forte variabilità nel numero delle ore autorizzate di cassa integrazione in deroga, non dipendente da fattori di carattere stagionale ma dovuta ai tempi dei finanziamenti di queste misure, rende impossibile effettuare la destagionalizzazione dei dati.
Passando all’analisi dei dati relativi alla disoccupazione, si ricorda che dal 1° maggio 2015 è entrata in vigore la Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpI) che sostituisce le indennità di disoccupazione ASpI e mini ASpI. Pertanto, le domande di prestazione che si riferiscono ad eventi di disoccupazione involontaria verificatisi entro il 30 aprile continuano ad essere classificate come ASpI e mini ASpI, mentre quelle che si riferiscono ad eventi successivi al 1° maggio sono classificate come NASpI. Inoltre, continuano a essere conteggiate anche domande che si riferiscono a licenziamenti avvenuti entro il 31 dicembre 2012, che vengono classificate come disoccupazione ordinaria.
Nel mese di giugno 2015 sono state presentate 5.422 domande di ASpI, 2.482 domande di mini ASpI e 109.071 domande di NASpI. Nello stesso mese sono state presentate 219 domande tra disoccupazione ordinaria e speciale edile e 5.476 domande di mobilità, per un totale di 122.670 domande, il 29,3% in meno rispetto alle 173.477 del mese di giugno 2014. È da segnalare che sulla forte contrazione delle domande presentate nel mese di giugno 2015 può avere inciso la circostanza che si tratta dei primi mesi di entrata in vigore della nuova prestazione NASpI”.(Inform)

8.SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI
Incontro con Ferdinando Molteni a Montevideo il 26 agosto
“Cantare in italiano. Breve storia della canzone dal Cinquecento ai giorni nostri”


MONTEVIDEO - La “Dante Alighieri” di Montevideo invita a una serata a cura del giornalista, scrittore e musicista Ferdinando Molteni, imperniata sulla storia della canzone italiana dal Cinquecento ai giorni nostri. La canzone italiana ha origini lontane. Le sue radici affondano nel XVI secolo delle villanelle e delle canzonette. Nel corso dell’incontro -  che si terrà il  26 agosto, ore 19, nella sede del Comitato della Società Dante Alighieri (Av.18 del Julio 948/401) - sarà illustrata l'evoluzione di questa forma d'arte fino ai giorni nostri. Si parlerà del sodalizio tra il poeta barocco Gabriello Chiabrera e il compositore Giulio Caccini, del madrigale, dei primi esempi di canzone moderna (Te vojo bene assaje, 1835 e Santa Lucia, 1848) e del lungo viaggio che conduce al Modugno di Nel blu dipinto di blu e ai cantautori contemporanei come Luigi Tenco e Fabrizio De André.
Nel corso della conversazione saranno proposti documenti audio e video legati alla storia della canzone italiana.(Inform)


9.ITALIANI ALL’ESTERO 
Il bilancio della XXII Settimana Italiana di Montréal
Pino Asaro (Congresso Nazionale ItaloCanadesi): “Il  pubblico ha risposto al nostro invito con entusiasmo”

MONTRÉAL - Con la rappresentazione dell’opera lirica Il Barbiere di Siviglia di Gioacchino Rossini, si è conclusa, lo scorso 16 agosto, la 22ma edizione della Settimana Italiana di Montréal che anche quest’anno ha fatto registrare un grande successo di pubblico e una forte affluenza.  
L’edizione 2015, dedicata alla regione Campania, ha infatti richiamato oltre  415 000 persone e ha offerto una programmazione all’insegna della qualità e della varietà: opera lirica all’aperto, sfilata di moda sotto le stelle, proiezioni di film classici italiani, concerti, conferenze letterarie, esposizioni artistiche, visite guidate della Piccola Italia  e tanto altro ancora! Nulla è stato lasciato al caso per permettere al pubblico di lasciarsi sedurre dalla bellezza della cultura italiana.
“E’ stata un’edizione perfettamente riuscita- dichiara Pino Asaro, presidente del Congresso Nazionale degli ItaloCanadesi (QC)- Il clima ci ha dato una mano, i concerti sono stati straordinari ed il pubblico ha risposto al nostro invito con entusiasmo”.     
L’edizione 2015 in cifre : 10 giorni di attività ,  sei quartieri,  oltre una trentina di artisti, concerti ed eventi ; 130 volontari 
Si ringraziano la direttrice generale Josie Verrillo, ed il direttore aggiunto, Alexandro Loffredi, per il tempo e la  passione profusi durante l’anno per garantire la riuscita dell’evento. Un grazie agli sponsor e ai media partner che permettono all’organizzazione di offrire ogni anno una programmazione gratuita. Un grazie agli impiegati e ai volontari che hanno contribuito al successo di questa 22ma edizione. Un grazie agli artisti e a Marco Calliari, primo portavoce nella storia della Settimana Italiana di Montréal, che hanno promosso e diffuso la cultura italiana tra il pubblico festivaliero. Appuntamento all’edizione 2016!  (Geneviève Tremblay Plourde- www.semaineitalienne.ca /Inform)


10.ASSOCIAZIONI
Scomparso Filippo Caria, fondatore e presidente onorario dell’Aitef
Giuseppe Abbati: L’Aitef ha perso una preziosa guida. Ciao Presidente!

BARI - Il Presidente on.le Filippo Caria ci ha lasciato. Ciao Presidente!
Non è facile scrivere di un amico che non c'è più. Meglio ricordarlo in silenzio .....come ha deciso Lui di sparire in punta di piedi...
Torno indietro nel tempo, tanti anni sono trascorsi da quando l'incontrai a Santa Maria in Via, nel Psdi, era un parlamentare e si occupava degli Enti collaterali: Aic, Acsi, Aitef. Antel...
 Con determinazione con l'aiuto di compagni fidati e capaci riuscì a coprire uno spazio importante.  Nel 1977 aveva fondato Aitef -Associazione Italiana tutele emigrati e famiglie- ed era stato eletto presidente! Un impegno notevole, affrontato con capacità ed intelligenza.
Apre subito un giornale che diffonde nel mondo alla ricerca dei tanti Italiani emigrati che avevano bisogno di assistenza per loro e per  le famiglie rimaste in Italia. Si circonda di tanti volontari, mi piace ricordare Giovanni Ortu, Giovanni Oranges, Italo d'Agnanno,Paola Quadri, Giuseppe Mangolini, solo per citarne alcuni. Conosce i bisogni ed elabora tante PdL . Svolge una serie di iniziative in Italia ed all'estero. Apre sedi provinciali e regionali in Italia e poi all'estero: in Australia, Argentina, America, Brasile, Canada, Sud Africa,  Venezuela, Europa…
Inizia una importante collaborazione con i Ministeri degli Esteri, dell'Interno e del Lavoro con le Regioni e consolida una feconda attività nel mondo.
 Per essere più presenti e più incisivi, con le altre Associazioni Nazionali del settore fonda la CNE, Consulta nazionale per l'emigrazione.
Nel 2008 la svolta: intuisce che bisogna coprire spazi  nuovi, pensa così, ad un’ associazione di promozione sociale, per servire meglio i soci e le famiglie, modifica lo statuto e trasforma l'associazione in una onlus ed apre agl'immigrati. Una azione continua, senza soste, opera con grande abnegazione..
Poi un male lo colpisce e lo costringe ad operare da casa, non si ferma, continua a lavorare.
Un esempio, un simbolo che rimarrà nel cuore di quanti lo hanno conosciuto ed apprezzato, anche, per le doti umane e politiche.
L'Aitef, nata come organizzazione collaterale del Psdi è rimasta fedele a quei valori che Caria aveva disegnato.
L’ Aitef ha perso una preziosa guida, un maestro di vita, un amico, un compagno, un uomo responsabile, leale. Lo ringraziamo per quello che ha saputo seminare e per quello che ci ha lasciato: l'amore per l'Italia, il culto dei valori, gli ideali, l'azione concreta volta ad affrontare le questioni e risolverle.  Un grande insegnamento che non dimenticheremo ed onoreremo continueremo ad operare per gli Italiani all'estero per la tutela delle famiglie e per gli immigrati.
Non sarà facile seguire i tanti giovani che cercano lavoro all'estero e i tantissimi che sbarcano in Italia, li aiuteremo a trovare una casa, un lavoro e una nuova patria in Europa.
 Ciao Presidente, ciao Filippo. (Giuseppe Abbati*/Inform)
*Presidente dell’Aitef


11.ITALIANI  ALL’ESTERO  
Lucca, il 29 agosto Notte Bianca al Museo Paolo Cresci per la Storia dell’Emigrazione Italiana
La Compagnia Teatrale “La Ribalta” di Gallicano presenterà memorie e lettere di emigranti, inediti provenienti dall’Archivio della Fondazione Paolo Cresci

LUCCA - Sabato 29 agosto, il “Museo Paolo Cresci per la Storia dell’Emigrazione Italiana”  (via Vittorio Emanuele II n. 3), parteciperà all’evento “Lucca Notte Bianca”, con apertura a ingresso libero dalle ore 18.30 alle ore 24.00.  Per l’occasione la Compagnia Teatrale “La Ribalta” di Gallicano presenterà memorie e lettere di emigranti, inediti provenienti dall'Archivio della Fondazione Paolo Cresci. (Inform)

12.MUSICA
XX Festival Organistico Internazionale “S. Giacomo Audite Organum”
A Praga concerto di Donato Cuzzato

PRAGA – Nell’ambito della XX edizione del Festival Organistico Internazionale “S. Giacomo Audite Organum” questa sera a Praga , nella Basilica  di S. Giacomo, l’organista italiano Donato Cuzzato suonerà musiche di G. Picchi, J. S. Bach, F. Mendelssohn-Bartholdy, O. Ravanello, M. E. Bossi.Il concerto , che inizierà alle ore 19 , è organizzato in  collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Praga.
Donato Cuzzato è nato a Treviso e ha compiuto i suoi studi al Conservatorio “G. Frescobaldi” di Ferrara, per poi perfezionarsi con Bruno Coltro e con Günter Kaunzinger presso la Scuola Superiore d’Organo a Würzburg (Germania). Il suo repertorio concertistico,  eseguito  nei  più  prestigiosi  festival  organistici internazionali, si estende dalla musica rinascimentale a quella contemporanea.(Per informazioni: www.auditeorganum.cz )  (Inform)

13.INCONTRI 
Mons2015 in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles
Belgio, lo scrittore Marco Lodoli a Mons il 5 settembre

BRUXELLES/MONS - Incontro con Marco Lodoli a Mons il prossimo 5 settembre.
L’incontro con lo scrittore italiano -  organizzato da  Mons2015 in collaborazione con l’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles - si terrà nel quadro della Guinguette Littéraire (caffè letterario) alla Maison Losseau (Rue de Nimy 37), ore 15-18
Lo scrittore italiano usa la sua penna tanto per i romanzi quanto per i giornali. I suoi temi principali toccano il tempo, la morte, il viaggio e i rapporti con gli altri. Un incontro dal sapore di Roma da non perdere ( http://www.iicbruxelles.esteri.it/IIC_Bruxelles/webform/SchedaEvento.aspx?id=825 ). (Inform)

14.MOSTRE
Gli ultimi abitanti dell’antico borgo sul Gran Sasso lasciarono definitivamente il paese nel 1956, seguendo le vie dell’emigrazione
A Rocca Calascio “Zampognari mito dell’Abruzzo pastorale”

ROCCA CALASCIO (L’Aquila)  – Si è aperta ieri e potrà essere visitata fino al prossimo 6 settembre la mostra “Zampognari mito dell’Abruzzo pastorale” allestita  presso il Rifugio della Rocca a Rocca Calascio, antico borgo sul Gran Sasso d’Italia non sopravvissuto al declino del mondo pastorale che per secoli ne caratterizzò economia e cultura. Gli ultimi abitanti lasciarono definitivamente il paese nell’anno 1956 seguendo le vie dell’emigrazione, come altri paesi abruzzesi, consegnando il borgo al silenzio. Con il crollo della pastorizia scivolarono nell'oblio anche i pastori-musicisti, gli zampognari. La mostra (a ingresso libero)  è promossa dall’Associazione Zampogne d’Abruzzo e  progettata da Antonio Bini , autore del libro “Li chiamavano pifferari: zampognari mito dell’Abruzzo pastorale”. L’esposizione è riproposta e ampliata rispetto all’evento dell’estate 2013. Nella mostra sono presenti anche immagini delle prime escursioni del Touring Club Italiano sul Gran Sasso d’Italia .La mostra, che ha il patrocino di Italia Nostra (sezione di Pescara),  intende recuperare la storia secolare di questi singolari musicisti e ricostruire l’immenso patrimonio culturale che lasciarono in eredità soprattutto artisti, letterati e musicisti stranieri che visitarono l’Italia ai tempi del Grand Tour e che furono frequentemente ispirati da queste espressioni del mondo pastorale abruzzese. Un fenomeno ancora vivo in Europa come dimostra la mostra sull’Italia dei pittori romantici tedeschi e dei primi fotografi di fine Ottocento “Pathos und Idylle. Italien in Fotografie und Malerei”, in svolgimento presso la Neue Pinakothek di Monaco di Baviera fino al 29 settembre. In questa mostra, come altre precedentemente allestite in varie città europee, non manca il tema degli zampognari o meglio dei pifferari, come venivano chiamati dai viaggiatori stranieri in Italia.
L’Associazione Zampogne d’Abruzzo negli ultimi anni è impegnata nel favorire la diffusione dell’antico strumento e il recupero del disperso patrimonio musicale, anche attraverso la ripresa di rapporti di collaborazione con le espressioni culturali legate alla zampogna presenti nel basso Lazio e in Molise, aree in passato accomunate dalla transumanza. Lo scorso 7 luglio la banda dell’Associazione, composta da 24 elementi, è stata ospite dell’Expo Milano 2015. (Inform) 

15.SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI
Argentina, il Comitato di Villa Mària festeggia i 50 anni  di attività

VILLA MARIA (Argentina ) - Nella regione di Cordoba, in Argentina, da 50 anni esiste un presidio della cultura italiana: è il Comitato di Villa Mària della Società Dante Alighieri che il prossimo 23 agosto, con una cerimonia ufficiale alla presenza di soci, ex allievi e amici, festeggerà il compimento di questo importante traguardo.
Il Comitato Dante Alighieri di Villa María, attualmente presieduto dalla dott.ssa Elda Norma Vicente, venne costituito nel 1964 e a marzo del 1965 attivò formalmente il primo ciclo scolastico. Da allora, l’attività del sodalizio prosegue – sottolinea la Società Dante Alighieri - con l’assidua e soddisfacente proposta di corsi di lingua e cultura italiane, di cicli di pittura e di cinema italiano e di conferenze su argomenti vari.
In occasione della cerimonia si ricorderà e si renderà omaggio alla cav. Estela Nieves Trento, direttrice dei corsi e presidente del Comitato per più di 30 anni. In seguito alla cerimonia formale, è previsto “il pranzo del 50° Anniversario.
Nonostante le pesanti difficoltà economiche, il Comitato ha chiuso il 2014 con 29 corsi di lingua e cultura italiane all’attivo, frequentati da circa 300 allievi. (Inform)

16.ANNIVERSARI
Articolo di Domenico Logozzo
A sette anni dalla morte Gioiosa Jonica rende omaggio a Franco Lucà, intellettuale della musica, fondatore del mitico FolkClub di Torino


GIOIOSA JONICA - Meridionali che hanno fatto grande Torino. Sono tanti. E costituiscono straordinari esempi nel mondo della cultura, dell’economia, del lavoro, dell’arte e della musica. Purtroppo c’è chi per un atroce destino ha dovuto lasciare incompiuti tanti progetti. Persone geniali volate in cielo troppo presto. Come il gioiosano Franco Lucà, padre del mitico FolkClub, morto nel giugno del 2008 a Torino. A distanza di sette anni gli amici più stretti (a partire dal pittore Vincenzo Lucà) e i tanti estimatori, lo ricorderanno nella sua Gioiosa Jonica durante la manifestazione “Gioiosa Percussioni Festival”, inserita nell’ambito della terza edizione dei “Tamburi di San Rocco”, festival organizzato dall’Associazione Culturale Battente Italiana e dal Comune di Gioiosa Ionica, in collaborazione con il Comitato festa di San Rocco.
Il 27 agosto ci sarà la consegna del Premio Franco Lucà. Omaggio alla memoria di un talento gioiosano definito da Gabriele Ferraris su la Repubblica “l’intellettuale della musica, profeta del folk”. Con la sottolineatura: ”Le radici calabresi – era nato a Gioiosa Jonica e da ragazzo si era trasferito al Nord con la famiglia - non sono un mero dato anagrafico: come diceva una sua amica ed estimatrice, la folk singer Giovanna Marini, appartenevano alla “calabresità” di Franco la passione, l’entusiasmo, la cocciuta volontà che lo hanno guidato per tutta la vita, gli hanno consentito di realizzare un sogno che oggi è tra le realtà fondanti della cultura torinese”. Ancora Ferraris: “Il sogno si chiama Folk Club. Di per sé, poca cosa: uno scantinato vicino alla stazione di Porta Susa, un centinaio di posti a sedere e un palco minuscolo. Ma in vent’anni, su quel palco sono passati i più grandi musicisti: pure gente usa a frequentare palazzetti e teatri; che per lui, per Franco, e per la magia di quello scantinato, accettava di ritrovare una dimensione antica, un diverso contatto con il pubblico, e di rimettersi in gioco. Lì Vinicio Capossela ha inventato alcuni dei suoi concerti più sconvolgenti, lì è nata la stella di Gian Maria Testa, lì abbiamo ritrovato Pete Seeger e Donovan, e applaudito Irio De Paula e John Hammond, Eugenio Finardi e Teresa De Sio, Georges Moustaki e Odetta e infiniti altri. Da quattro anni, al Folk Club s’era affiancata la Maison Musique di Rivoli, un secondo tempio musicale che Lucà aveva riempito di fascini e d’irripetibili serate”.
Franco Lucà aveva tante idee in testa. Molte le ha realizzate. Puntava sempre sulle novità. Come l’Università della tradizione, il primo ateneo italiano della musica popolare. E proprio da Gioiosa Jonica, all’indomani della prematura scomparsa, è partita la proposta di intitolarla all'instancabile promotore che “per quasi quarant’anni è stato un motore di cultura, senza mai piegarsi alle fredde logiche del mercato. Lui, che di mestiere ha sempre fatto il perito assicurativo, era un magnifico folle, che accettava qualsiasi rischio, anche economico, pur di realizzare ciò in cui credeva”. Il successo non aveva modificato il suo modo di agire. Dopo il premio Tenco, ottenuto nell’ottobre del 2000, disse con molta semplicità: «Una grande sorpresa che mi dà un'ulteriore spinta a continuare su una strada tutt'altro che agevole». Era molto legato al paese dove era nato l’11 ottobre 1949. L'ultima sua visita in Calabria risale al 10 giugno 2007 per partecipare alla festa che il comune di Gioiosa Jonica aveva organizzato in onore del famoso direttore della fotografia Salvatore Totino, figlio di gioiosani e parente di Franco. Una serata voluta dal compianto sindaco Giuseppe Tarzia, durante la quale era emersa la grande tradizione culturale di Gioiosa Jonica, esaltata da Totino e Lucà. Un successo rilevante, oltre i confini nazionali. Un segno di positività, per coltivare anche la speranza dell'avanzamento economico e sociale.
L’intervento di Franco Lucà era stato molto limpido ed incisivo. Con un forte richiamo al valore delle radici. Da decenni in giro per il mondo, famoso, amico di grandi della cultura, di tanti big dello spettacolo internazionale, ma eternamente innamorato del borgo natio lasciato ad appena 10 anni. Aveva innanzitutto esaltato le capacità di Salvatore Totino, ricordando che si erano incontrati 16 anni prima a New York: "Conoscevo la sua testa; si vedeva che aveva cose belle dentro e questo presupponeva una crescita non indifferente. Così è stato". Lucà faceva poi una riflessione sull’emigrazione e la dignità del lavoro dei calabresi. Un elogio agli onesti e ai coraggiosi: "Questo evento riconosce a tantissimi emigrati gioiosani radici così forti e così profonde da permettere loro di diffondere il nome di Gioiosa Jonica nel mondo, non come indice di malavita ma come indice di gente convinta di quello che fa, che si spezza la schiena fino a morire pur di dare dignità al proprio lavoro, alla propria storia e che, qualunque cosa succeda, non spezza mai queste radici che sono assolutamente profonde". Questo accorato atto d’amore veniva apprezzato dal pubblico con un grandissimo e prolungato applauso.
Franco Lucà non aveva mai “spezzato le radici” con l’amata Gioiosa Jonica .Voleva infatti allestire per un mese, nel palazzo Amaduri dove il 27 agosto ci sarà la consegna del premio a lui intitolato, una mostra di parte della sua collezione di straordinari strumenti musicali della tradizione. Già esposta in due edizioni del Salone della Musica di Torino, la mostra ha poi avuto la sede definitiva nell’ex mattatoio di Rivoli. Il progetto era stato messo in piedi nel 2003 e aveva ottenuto la disponibilità del comune di Gioiosa Jonica e delle regioni Piemonte e Calabria. Precisate anche le finalità: “L’evento costituirà una originale attrazione culturale per tutta la regione Calabria, tenuto conto che Gioiosa Jonica è sede di una delle più caratteristiche ed antiche feste dedicate a San Rocco, con annesso ballo popolare, che richiama nell’ultima settimana di agosto almeno diecimila persone e coinvolge centinaia di musicanti e ballerini popolari d’ogni parte d’Italia. Occorre pure precisare che la presenza piemontese nel mese di agosto in occasione delle vacanze estive (ci sono splendide spiagge e mare pulito), tra il ritorno degli immigrati nativi e delle accresciute famiglie, è elevatissima e costituisce il raddoppio di quella residente stimata in circa 7000 unità”.
Il male incurabile non gli ha consentito di realizzare questo sogno. Un uomo forte. Per otto anni ha combattuto contro il tumore. “C'è qualcosa di prodigioso in quell'attaccamento alla vita che ancora l'11 aprile l'ha lasciato festeggiare al Regio i vent' anni del FolkClub”, ha scritto la Republica. Davide Valfrè sottolineava: “Fino all' ultimo non ha mai perso la lucidità. L'ultimo mese l'ha passato a organizzarci per proseguire il suo lavoro. Suo figlio Paolo a Rivoli, io al Folkclub. Mi ha consegnato la sua agendina segretissima con tutti i numeri privati degli artisti”. Una vita per la musica, raccontata in un libro molto interessante. Una lezione per quanti vogliono arricchire il loro patrimonio culturale attraverso inesplorate vie musicali. Dalla “sua Gioiosa” lontana geograficamente, ma sempre così vicina affettivamente, a 7 anni dalla morte un doveroso omaggio musicale. Franco è stato un innovatore illuminato. Un vanto per Gioiosa Jonica. Ha conquistato prestigio e stima in campo internazionale “con quella musica fatta per andarci dietro col canto e con le mani; fuori dalle mode, ispida e ruvida come la sua tempra calabrese”.(Domenico Logozzo */Inform)
*Già caporedattore Tgr Rai Abruzzo


17.INPS
On line la procedura per il richiesta del congedo a ore per i genitori lavoratori dipendenti


ROMA - Dal 19 agosto aperta - comunica l’Inps - la procedura on line per consentire al genitore lavoratore dipendente l’invio di una apposita domanda per la fruizione su base oraria del congedo parentale. Tale modalità di fruizione si aggiunge a quella mensile e giornaliera.
Restano invariate le modalità di invio della domanda mediante uno dei seguenti canali: •WEB - Servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN dispositivo attraverso il portale dell’Istituto (www.inps.it - Servizi on line); •Contact Center Integrato - numero verde 803.164 (numero gratuito da rete fissa) o numero 06 164.164 (numero da rete mobile con tariffazione a carico dell’utenza chiamante); •Patronati, attraverso i servizi offerti dagli stessi.
L’Inps rammenta che il genitore ha l’onere di comunicare al datore di lavoro la fruizione del congedo parentale su base oraria con due giorni di preavviso indicando l'inizio e la fine del periodo di congedo. Con la circolare n. 152 del 18 agosto 2015 vengono fornite tutte le istruzioni operative. (Inform)


18.MUSICA
In ottobre la  36^ edizione del Festival
Nuovi Spazi Musicali” ad Ascoli Piceno


ASCOLI PICENO - Il 9 ottobre prenderà il via ad Ascoli Piceno la 36^ edizione del Festival “Nuovi Spazi Musicali” dedicato alla musica del ‘900 e curato dalla compositrice Ada Gentile. La realizzazione della rassegna, con concerti che si terranno dal 9 al 19 ottobre nel Foyer del Teatro V.Basso (ore 20.30), è stata resa possibile grazie ai contributi della Regione Marche, del Comune di Ascoli Piceno, della Banca dell’Adriatico, della Fondazione Carisap e della Srl Fainplast. I concerti (tutti ad ingresso libero) saranno preceduti da una “guida all’ascolto” che si terrà nell’Aula Magna dell’Istituto Musicale Spontini a cura del prof. Pierpaolo Salvucci nei giorni 8, 15 e 18 ottobre, alle ore 17.30.
Questo Festival è conosciuto in tutto il mondo – evidenzia il direttore artistico Ada Gentile - sia per il suo livello artistico sia perché  propone all’ascolto opere in prima assoluta (alcune delle quali commissionate appositamente) o in prima  esecuzione italiana di compositori di vari Paesi offrendo così un panorama vastissimo e variegato della produzione musicale contemporanea.
L’edizione di quest’anno si aprirà il 9 ottobre  con un “melologo” dedicato a Stefano Benni con la sua opera “Stranalandia”, un piccolo classico del surrealismo comico, da cui sono stati tratti dei testi musicati dai compositori Fausto Sebastiani, Alessandro Sbordoni, Stefano Cucci, Riccardo Piacentini e Carla Rebora. Il melologo è un genere musicale che era molto in voga tra il ‘700 e l’800 e che unisce un testo in prosa declamato da attori ad ampi squarci musicali. Si tratterà di un gustoso melange di musica e poesia in cui verranno passati in rassegna alcuni esemplari del bestiario di Benni (la gallina intelligente, il maialino volante, il topo cagone  etc).  L’esecuzione sarà affidata al “Niki Ensemble” di Perugia, già collaudato con successo nei due anni precedenti, al soprano Susanne Bungaard, al basso Stefano Stella ed alla eccezionale voce recitante di Francesco Pannofino, il più importante doppiatore del cinema italiano ed acclamato interprete di numerosi film, commedie e fiction televisive.
Il secondo appuntamento, il 13 ottobre, è con il cinema muto dal momento che quest’anno ricorre il 120° anniversario della nascita del cinema. Nel dicembre del 1895, infatti, a Parigi, nel Salone Indiano del Boulevard des Capucines, i Fratelli Lumière proposero per la prima volta la proiezione di un film davanti ad una trentina di spettatori paganti.  Il Festival proporrà la visione del film muto “The lodger” di Alfred Hitchcock, del 1926, con l’esecuzione dal vivo, da parte del duo “Pianox2” formato da Alessandro Calcagnile e Rossella Spinosa, di musica originale composta da quest’ultima.
Il 16 ottobre saranno di scena il violoncellista ceco Frantisek Brikcius, con opere di autori del suo Paese ed il “Duo Noise Bridge” formato dal clarinettista tedesco Felix Behringer e dal soprano americano Christie Finn che eseguirà, in prima assoluta, degli arrangiamenti in chiave contemporanea di cinque notissime canzoni dei Beatles realizzati da Francesco Maggio, Beatrice Campodonico, Paolo Marchettini, dalla compositrice azera Gunay Mirzayeva e dal tedesco Sebastian Elikowski-Winkler. Ciò in occasione del 50° anniversario del primo tour italiano del celebre quartetto di Liverpool effettuato nel 1965.
Il concerto di chiusura del 19 ottobre sarà affidato al pianista serbo Vladimir Gligoric che presenterà un programma dal titolo “Contrasti” in quanto vedrà l’alternarsi di brani recentissimi di compositori serbi insieme a brani classici di Liszt, Rachmaninov e Prokofiev. Questo concerto è organizzato in collaborazione con la Facoltà di Musica dell’Università di Belgrado e con la Sokoj (omologa serba della Siae) per la promozione di un nuovissimo cd con opere di autori serbi inciso da Gligoric.
La  rassegna sarà trasmessa in streaming da Radiocemat. (Inform)

19.FESTIVAL 
“Pietre che cantano”, chiusura della XVI edizione il 22 agosto a  Rocca di Mezzo

L’AQUILA - Quattordici appuntamenti di musica, teatro e cultura in tre settimane di programmazione, sette Comuni della provincia aquilana interessati, nove diverse sedi per i concerti e gli spettacoli, una trentina fra artisti e ospiti, protagoniste le donne .
Il Festival Pietre che cantano ( www.pietrechecantano.it ) ha offerto tutto questo al pubblico della XVI edizione, che si concluderà  sabato 22 agosto, con un doppio appuntamento e la presenza di un’ospite d’eccezione, una donna che rifletterà sulla ruolo della donna nella storia: l’inviata della Rai Lucia Goracci.  La serata sarà interamente dedicata al 1915. Lucia Goracci – che ha ricevuto numerosi premi tra cui il Premio Ilaria Alpi 2011 e il Premio Luchetta 2014 - aprirà una riflessione che parte dal recupero di memorie storiche, datate 1915, un anno difficile e durissimo in cui la Guerra illuminò però di nuova luce il ruolo delle donne nella società: si tratta di estratti dai reportage in Belgio della giornalista australiana Louise Mack, e di testi tratti da “Pages inédites sur la femme et la guerre”, pubblicato a Parigi a cura della inglese Mary Mellor, nell’anno in cui in Gran Bretagna le donne guadagnavano il diritto di voto. Appuntamento dunque, per il finale della XVI edizione di Pietre che cantano, per sabato 22 agosto al Palazzetto Sebastiani di Rocca di Mezzo alle 17.30 per l’incontro con Lucia Goracci.
Stesso luogo ma alle 21.30, per il concerto che conclude la XVI edizione di Pietre che cantano: Serata 1915, che vedrà la partecipazione di un gruppo di sei musicisti italiani e francesi: il soprano Valentina Coladonato, il mezzosoprano Doris Lamprecht. Con loro il violoncellista Umberto Clerici, unico violoncellista italiano assieme a Mario Brunello ad avere vinto un Premio al celebre Concorso Čajkovskij di Mosca, e attualmente professore di violoncello presso l’Università di Sydney. Con loro tre pianisti: il francese Jean-François Ballèvre e gli italiani Marcello Candela e Luisa Prayer.Il programma è tutto giocato sul rapporto musicale tra Italia e Francia in quegli anni.Oltre alla Sonata per violoncello pianoforte di Debussy, verranno eseguite le “Pagine di guerra” di Casella, il trittico debussyano per due pianoforti “En blanc et noir”, liriche di Lili Boulanger, il ciclo francese di Casella “L’Adieu a la vie” (testi di Tagore tradotti da Andrè Gide): tutti brani composti nel 1915, in cui si riflettono le inquietudini di un’epoca di rivolgimenti politici e tensioni sociali. (Inform)

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