SENTENCIA
DE LA CORTE CONSTITUCIONAL ITALIANA – ATTRIBUCIÓN DEL APELLIDO
MATERNO
la
Corte Constitucional italiana con la sentencia n. 286 del 8 de
noviembre -21 de diciembre de 2016, publicada en el Diario Oficial el
28 de diciembre de 2016, se expresó a favor de la posibilidad para
los padres, de común acuerdo, dar al niño al nacer, también el
apellido materno además del paterno.
Debido
a la decisión del tribunal constitucional, también las partidas de
nacimiento extranjeras de los niños cuyos padres sean ambos
exclusivamente
italianos, presentadas para su registro en Italia, que ya lleven el
apellido de la madre, además del paterno son admisibles en la ley
italiana, siempre y cuando estén acompañados de prueba de la
voluntad común de los padres al respecto.
Se
especifica que si se trata de ambos padres italianos y las
regulaciones locales se remitan a la legislación italiana, la
expresión de la voluntad común podrá ser recibida por los
oficiales de estado civil locales en el momento de la declaración
del nacimiento y la misma debe constar en la partida de nacimiento o
en un documento separado para ser enviados a la Autoridad consular
italiana.
SENTENZA
DELLA CORTE COSTITUZIONALE ITALIANA – ATTRIBUZIONE DEL COGNOME
MATERNO
Con
sentenza n. 286 dell’8 novembre – 21 dicembre 2016, pubblicata
nella Gazzetta Ufficiale il 28 dicembre 2016, la Corte Costituzionale
si è espressa a favore della possibilità per i genitori, di comune
accordo, di dare al figlio, al momento della nascita, il cognome
materno oltre a quello paterno.
Stante
la decisione della Corte Costituzionale, anche i certificati di
nascita stranieri di figli i cui genitori siano entrambi solo
italiani, presentati per la loro trascrizione in Italia e che già
contengano il cognome della madre, oltre a quello paterno, sono
ammissibili dalla normativa italiana, sempre che siano accompagnati
dall’espressione della volontà comune dei genitori di fare al
figlio i due cognomi.
Si
precisa che, nela caso in cui entrambi i genitori siano italiani e la
normativa locale rimandi alla legislazione italiana, l’espressione
della volontà comune potrà essere acquisita dall’ufficiale di
Stato Civile locale al momento della dichiarazione di nascita e la
stessa dovrà risultare nell’atto di nascita o in separato atto da
trasmettere all’Autorità consolare.
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