COMUNICAZIONE
Le notizie di Inform possono essere consultate all’indirizzo http://comunicazioneinform.it/
1.QUIRINALE
71° anniversario della strage di Sant’Anna di Stazzema
Mattarella: Mantenere vivo il ricordo dei martiri, eredità preziosa per i giovani
ROMA
– “Sono trascorsi settantuno anni dalla disumana strage nazifascista di
Sant’Anna di Stazzema in cui furono trucidate tante persone inermi, in
gran parte anziani, donne e bambini. Le rappresaglie contro i civili in
Italia non furono una barbara eccezione, ma il frutto di una ideologia
di dominio e di morte, lucida nei suoi propositi, esecrabile nei suoi
obiettivi”.
E’
quanto scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in un
messaggio inviato al sindaco di Stazzema Maurizio Verona.
“E’
lodevole l’impegno – prosegue il capo dello Stato - con cui la vostra
comunità mantiene vivo il ricordo dei martiri di Sant’Anna. E’
un’eredità preziosa per i giovani, che imparano ad apprezzare le
conquiste di pace, democrazia e libertà, ottenute con tanto sangue e
tante sofferenze. Quest’anno il ricordo della strage è reso
particolarmente significativo – sottolinea Mattarella -
dall’inaugurazione della nuova sistemazione dei luoghi simbolo
dell’eccidio; sistemazione avvenuta con il contributo del land tedesco
del Baden-Württemberg. E’ un evento di grande significato perché collega
la memoria degli orrori della guerra con lo spirito di pace, di
concordia e di amicizia raggiunto tra Italia e Germania, protagoniste
dalla metà del secolo scorso della propria rinascita democratica e della
costruzione europea”. “Alla popolazione di Sant’Anna, ai familiari
delle vittime, a tutti i partecipanti alla commemorazione invio il mio
sentito e commosso saluto”, conclude il presidente Mattarella .(Inform)
2.ITALIANI ALL’ESTERO
Da “La Gente d’Italia”
CGIE:lotta a tre (Palermo, Narducci Lamorte) per il candidato dell’Uruguay
Si svolgerà il 26 settembre l’Assemblea Paese che eleggerà il rappresentante dell’Uruguay nel Cgie
MONTEVIDEO
- Anche in Uruguay s’iniziano i preparativi per il rinnovo del Cgie
(Consiglio Generale degli Italiani all’Estero), uno degli organismi di
rappresentanza per le comunità italiane all’estero che si occupa di
controllare e promuovere politiche che interessano gli italiani nel
mondo.
A
Montevideo la votazione si svolgerà il 26 settembre, quando l’Assemblea
Paese dovrà eleggere il rappresentate del paese sudamericano.
L’assemblea sarà formata dai membri del Comites (Comitato degli Italiani
all’Estero) e dai delegati delle associazioni italiane registrate
all’Albo consolare che hanno presentato la domanda di partecipazione
all’Ambasciata d’Italia. Quest’ultima, attualmente, sta valutando le
candidature e provvederà a nominare nei prossimi giorni gli otto
delegati in base al livello di rappresentatività e alla rilevanza delle
stesse associazioni come indica la legge. In seguito, a partire dal
primo settembre e secondo le istruzioni impartite dal Ministero,
l’Ambasciata provvederà a convocare formalmente i partecipanti.
Queste
saranno le prime elezioni del nuovo Cgie, riformato e ridotto nei
numeri da un recente decreto governativo. In particolare sarà diminuito
il numero di consiglieri, da sessantacinque a quarantatré. Tagli pesanti
che incideranno soprattutto su tutto il continente latinoamericano e in
modo particolare anche sull’Uruguay che vedrà dimezzata la sua
rappresentanza. Ai due membri uscenti (Filomena Narducci e Renato
Palermo) ne seguirà uno solo.
Il
Cgie, ricordiamo, porta avanti molteplici obiettivi ed è un
interlocutore importantissimo per il Governo dato che ha l’obbligo di
esprimere un parere sulle diverse politiche per gli italiani all’estero.
L’organismo lavora per “promuovere ed agevolare lo sviluppo delle
condizioni di vita delle comunità italiane, rafforzare il collegamento
di tali comunità con la vita politica, culturale, economica e sociale
dell’Italia”. Inoltre cerca “il mantenimento dell’identità culturale e
linguistica, l’integrazione nelle società di accoglimento e la
partecipazione alla vita delle comunità locali”. Allo stesso tempo
facilita “il coinvolgimento delle comunità italiane residenti nei Paesi
in via di sviluppo nelle attività di cooperazione allo sviluppo e di
collaborazione nello svolgimento delle iniziative commerciali aventi
come parte principale l’Istituto nazionale per il commercio estero, le
camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e le altre
forme associative dell’imprenditoria italiana”. Tutti i cittadini
italiani residenti da almeno tre anni in Uruguay (che non siano già
componenti dell’Assemblea Paese) possono candidarsi presentando alla
Cancelleria Consolare la scheda di candidatura scaricabile dalla pagina
web. Per presentare le candidature c’è tempo fino al 16 settembre, ossia
a dieci giorni dalla data di svolgimento dell’assemblea. I candidati
che non siano al tempo stesso componenti dell’Assemblea Paese potranno
assistere ai relativi lavori senza diritto di voto.
Chi
succederà in Uruguay al duo Narducci Palermo? È ancora presto per
poterlo dire anche se iniziano a rincorrersi le prime voci. Narducci e
Palermo cercheranno la riconferma. Non resterà a guardare Aldo Lamorte,
il candidato più votato nelle elezioni del Comites dello scorso aprile.
“È
ancora troppo presto per parlare, nel mio caso non si tratta di una
candidatura individuale ma è una scelta collettiva. Vedremo il da farsi
assieme al gruppo dopo le comunicazioni istituzionali” dichiara Renato
Palermo, coordinatore del patronato Inca e capolista della lista Diritti
e Solidarietà nel Comites.
Usa
parole simili Filomena Narducci, responsabile del patronato Inas e alla
guida della lista Unitalia: “Ancora non so nulla, ho solo letto i
comunicati dell’Ambasciata. Quando si saprà di più vedremo”.
Mostra
invece più sicurezza Aldo Lamorte, vicepresidente del Comites per la
lista MAIU (Movimento Associativo Italo Uruguaiano): “Ci riuniremo in
questa settimana con il nostro gruppo e decideremo una candidatura. In
questi giorni siamo in contatto anche con altre realtà dell’America
Latina per capire come vanno le cose”.
Insomma
- a meno di altre candidature dell’ultimo momento - si preannuncia una
sfida a tre che sembra riflettere l’attuale composizione dello stesso
Comites.(Matteo Forciniti-La Gente d’Italia, 12 agosto/Inform)
3.ITALIANI ALL’ESTERO
L’executive chef è residente in Australia
Emanuele Esposito si candida al CGIE
“Per dare voce alla nuova emigrazione giovanile e costruire opportunità e prospettive per le giovani generazioni”
SYDNEY
- “L’Italia oggi più che mai ha bisogno delle presenza di giovani
nella vita sociale e politica. Gli stimoli e la voglia di contribuire
alla crescita del mio Paese sono forti, solo insieme a tutte le forze
politiche e persone della società si costruisce una grande nazione”.Così
Emanuele Esposito, giovane executive chef residente a Sydney e che
opera tra Australia e Arabia Saudita. Emanuele Esposito ha deciso di
candidarsi al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero e ha scelto,
per l’annuncio ufficiale, Italiachiamaitalia.it, testata on line con la
quale collabora da anni. “In vista delle prossime elezioni CGIE del 26
settembre, dopo un’ampia riflessione, ho deciso di candidarmi – spiega
Esposito - per dare voce alla nuova emigrazione giovanile, soprattutto
per costruire opportunità e prospettive per le giovani generazioni.
Annuncio quindi in maniera ufficiale la mia candidatura, con
l’intenzione di dare un contributo forte per la riforma di tutto il
comparto degli italiani nel mondo, partendo proprio dal CGIE”.
“Le
vecchie generazioni – continua Esposito - devono essere per noi una
fonte di ispirazione e rispetto per quello che ci hanno donato con i
loro sacrifici, se oggi l’Italia nel mondo ha un ruolo di rispetto lo
deve a tutti quegli italiani che con sacrificio e forte senso del dovere
hanno lavorato nei Paesi dove sono sbarcati. Io non posso non tener
conto di tutti quei connazionali che hanno lasciato l’Italia per
difficoltà economiche, a quella generazione va tutto il mio rispetto e
gratitudine. Adesso, però, dobbiamo guardare oltre – conclude Esposito -
voltare pagina, perchè l’Italia è un grande Paese e solo uniti possiamo
cambiarla”.(Inform)
4.MEMORIA DELL’EMIGRAZIONE ITALIANA
Organizzata dall’Associazione Bellunesi nel Mondo
Commemorato a Belluno il 59° della tragedia di Marcinelle
Assessore Regione Veneto Manuela Lanzarin: “Ricordiamo il passato per non commettere gli stessi errori”
BELLUNO
- Una commemorazione semplice, ma intensa con la presenza del gonfalone
Abm e dei gagliardetti delle Famiglie ex emigranti. Sabato 8 agosto
l’Associazione Bellunesi nel Mondo ha voluto celebrare la “Giornata del
sacrificio del lavoro italiano all’estero”, e ricordare il 59.mo
anniversario della tragedia di Marcinelle, deponendo una corona d’alloro
davanti al Monumento dell’emigrante presente presso la sede Abm in via
Cavour a Belluno.
Una
serie di candele accese hanno rappresentato le 262 vittime dell’immane
catastrofe accaduta l’8 agosto 1956 nella miniera di carbon fossile del
Bois du Cazier, Belgio. Di queste 136 erano italiane, 5 venete e una
bellunese. “Siamo qui per ricordare e non dimenticare il sacrificio di
centinaia di migliaia di italiani che hanno dato la loro vita per il
futuro della nostra nazione”. Sono le parole del presidente Abm Oscar De
Bona che ha voluto evidenziare come il lavoro in miniera sia stato uno
dei lavori più massacranti che una persona abbia potuto fare. “Quante
vedove bianche ci sono state - il commento amaro di De Bona - e quanti
figli orfani che sono cresciuti senza la propria figura paterna. A loro
va questa giornata”. Sempre De Bona ha anticipato la volontà dell’Abm di
organizzare un viaggio il prossimo anno a Marcinelle per la
commemorazione ufficiale del 60° anniversario.
Gli
ha fatto eco l’assessore ai Flussi migratori della Regione Veneto
Manuela Lanzarin: “Ringrazio l’Abm per questo invito e per quanto fa a
favore dei bellunesi e dei veneti nel mondo. Siamo qui per ricordare un
avvenimento tragico della nostra emigrazione all’estero. E’ doverosa la
memoria affinché non si commettano gli stessi errore e dobbiamo inoltre
essere da supporto per i nostri giovani che in questi anni hanno ripreso
le valige in mano per emigrare all’estero. Non dobbiamo lasciarli
soli”.
Dopo
la benedizione della corona da parte di monsignor Elio Giacobbi si è
tenuto un minuto di silenzio per quanti si sono sacrificati all’estero
per la propria famiglia e il proprio Paese. Presenti alla commemorazione
anche Bruno Moretto - presidente della Veneziani nel Mondo, Michele
Bernardon - presidente dell’Efasce, Franco Gidoni - consigliere
regionale, Giovanni Piccoli - senatore, Antonio Dazzi - sindaco di Puos
d’Alpago, Umberto Soccal - sindaco di Pieve d’Alpago e presidente del
Bim Piave, Maurizio Busatta - assessore del Comune di Belluno, Ubaldo De
Toffol - vicesindaco di Sedico, Giorgio Zampieri - presidente del
Comitato d’Intesa, Vincenzo Barcelloni Corte e Gioachino Bratti -
presidenti onorari Abm, oltre a numerosi soci e consiglieri
dell’Associazione.
Prossimo
appuntamento a fine mese in Svizzera per la commemorazione del 50°
anniversario della tragedia di Mattmark. (Abm news/Inform)
5.CORSI
All’Istituto Italiano di Cultura
A Santiago del Cile “Introduzione all’arte e alla cultura d’Italia”
SANTIAGO
DEL CILE - L’Istituto Italiano di Cultura di Santiago del Cile ha
organizzato dall’11 agosto al 3 novembre una “Introduzione all’arte e
alla cultura d’Italia “. Si tratta di un corso di arte, architettura,
pittura e opera lirica cui partecipano 94 studenti e diplomati
dell’Università di Santiago (Usach), identificati dal dipartimento di
Studi superiori (Idea).
Il
corso è organizzato in collaborazione con Ambasciata Italiana. Area di
Estensione e Vincolazione con il Medio dell’Istituto di Studi Avanzati
della Università di Santiago.
Le
lezioni si propongono di presentare al pubblico la ricchezza del nostro
patrimonio culturale e artistico, passando per quello musicale. Il
corso, inaugurato dal professor Romolo Trebbi del Trevigiano Faggioli, è
diviso dodici sessioni raccolte in quattro moduli: il primo sarà di
introduzione all’arte italiana e si discuterà dalle espressioni delle
botteghe medievali all’individualismo dei maestri rinascimentali, per
poi arrivare alla forma e al volume. Il secondo affronterà nel dettaglio
la pittura dal Quattrocento fino ad arrivare a Caravaggio.
Nell’occasione la professoressa Ughette Valentina De Girolamo Del Mauro
Zunino farà un’introduzione al concetto del museo e si parlerà del
collezionismo in Italia. A questo proposito sono state organizzate una
visita agli Uffizi a Firenze e al museo del Novecento a Milano. Inoltre,
partendo dal Manierismo fiorentino, il professor Alessandro De Larderel
Eyquem parlera’ ai partecipanti del restauro e della conservazione del
patrimonio artistico e culturale italiano. Il terzo modulo, curato dal
professor Joaquin Rodriguez Bunster, sarà dedicato all’Opera italiana:
la trilogia popolare di Verdi (Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata).
L’ultimo, infine, verterà sull’architettura italiana e il professor
Trebbi approfondirà Andrea Palladio e le ville venete. (v. http://www.iicsantiago.esteri. it/IIC_Santiago/webform/ SchedaEvento.aspx?id=722 ) (Inform)
6.ITALIANI ALL’ESTERO
A Nibbiano i piacentini nel mondo
NIBBIANO
(Piacenza) –Piacentini nel mondo: Nibbiano ha ospitato domenica la XXI
Festa provinciale dell’Emigrato. In occasione della Festa sono stati
premiati, nel corso di una cerimonia che si è tenuta nel palazzo
comunale, cinque “ambasciatori” piacentini all’estero: i fratelli Luigi e
Antonio Polledri, e Roberto Inzani (residenti a Londra); i coniugi
Maurizio e Marta Gaidolfi (residenti in Germania). Tutti hanno in comune
il fatto di essere ristoratori o imprenditori che nella loro carriera
hanno contribuito a portare i sapori piacentini all’estero.
Premiato
anche il nibbianese Roberto Fiocchi che dall’Argentina ha fatto ritorno
nella sua terra natìa. Per tutti loro l’omaggio, tra gli altri, del
presidente della Provincia Francesco Rolleri che ha portato il saluto
ideale di tutto il territorio piacentino. (Inform)
7.MEMORIA DELL’EMIGRAZIONE ITALIANA
Realizzata dall’Associazione Bellunesi nel Mondo
Una spilla per il 50° della tragedia di Mattmark
BELLUNO
- Una spilla per ricordare. L’Associazione Bellunesi nel Mondo ha
realizzato una semplice spilla dedicata al 50° anniversario della
tragedia di Mattmark dove, il 30 agosto 1965, morirono 88 persone, 56
italiane di cui 17 bellunesi.
La
spilla rappresenta il logo che Gabriella Sperotto, nipote di una delle
vittime bellunesi, ha realizzato proprio per il 50°. Esso rappresenta
una M tagliata a metà che scivola su se stessa proprio a indicare
l’enorme blocco di ghiaccio che, staccatosi, andò a finire sopra le
baracche degli operai. L’Associazione Bellunesi nel Mondo fa sapere che
la spilla può essere richiesta direttamente presso i suoi uffici:
telefono 0437 941160 - mattmark50@bellunesinelmondo. it (Inform)
8.ASSOCIAZIONI
Ad Arezzo dal 17 al 19 settembre Incontro nazionale di studi delle Acli
“Giustizia e Pace si baceranno. Ridurre le disuguaglianze per animare la democrazia”
ROMA
- “Giustizia e Pace si baceranno. Ridurre le disuguaglianze per
animare la democrazia”: è il titolo dell’Incontro nazionale di studi
delle Acli che si svolgerà ad Arezzo dal 17 al 19 settembre prossimi.
“L’Incontro
di studi 2015 – spiega Roberto Rossini, responsabile Ufficio Studi Acli
nazionali - si concentra sulla giustizia sociale, perché osserviamo la
forte crescita delle disuguaglianze che rompono la coesione sociale e
pongono in stallo la democrazia che regola il nostro convivere.
Sulla
base dell’esortazione all’impegno ed all’assunzione di responsabilità
nel mondo attuale, che Papa Francesco ha rivolto alle Acli nell’udienza
del 23 maggio scorso per il settantesimo dell’Associazione, crediamo
che, per gettare delle fondamenta di giustizia, il nostro primo compito è
riscoprirci popolo, appartenenti ad un comune destino. Dobbiamo passare
– afferma Rossini - dal “non mi riguarda” al “mi preoccupo dell’altro”.
Per questo è essenziale il ruolo politico e non solo esecutivo, dei
corpi intermedi, che sono in grado di essere collante tra le persone”.
Il
titolo, Giustizia e Pace si baceranno, tratto dal salmo 84, descrive
l’avvento del mondo nuovo dove giustizia e pace si baciano, e poco prima
amore e verità s’incontrano. Emerge una festa del vivere pacifico che
nasce – sottolineano le Acli - dal superamento delle ingiustizie, del
vivere nella concordia che si realizza quando la verità non è offuscata
da ideologie o menzogne.
Il programma (http://www.acli.it/le- notizie/archivio/incontri-di- studi/incontro-di-studi-2015/ 10022-incontro-di-studi-acli- 2015-il-programma )prevede
l’intervento di studiosi, testimoni della società civile, del mondo
politico ed ecclesiale. Ci saranno spazi di studio e altri di dibattito,
momenti di spettacolo e altri di preghiera. (Inform)
9.ITALIANI ALL’ESTERO
Argentina, a Godoy Cruz un monumento dedicato al pittore maremmano Giuseppe Casucci
GODOY CRUZ (Mendoza) - Giuseppe
Casucci è il primo roccastradino a cui viene eretto un monumento
all’estero. Casucci è un pittore che agli inizi del secolo scorso emigrò
in Argentina, a Mendoza dove fondò l’Accademia delle Belle Arti. Ed è
proprio nella città andina sotto l’Aconcagua al confine con il Cile che
la Regione Toscana, l’associazione Toscani nel Mondo e la comunità di
Roccastrada, il primo agosto, hanno inaugurato uno storico monumento che
ricorda il capostipite di una grande famiglia come quella dei Casucci
argentini, che occupa un ruolo importante nella vita economica e
culturale del paese adottivo.
L’opera,
ideata da Carina e Agustina Casucci Quiros, due architetti discendenti
dirette di Giuseppe, rappresenta una grande cornice-quadro affacciata su
pareti rocciose, attraverso la quale ogni passante può ammirare lo
stesso paesaggio che il pittore ha reso immortale coi suoi dipinti. Il
consigliere regionale Marras ha inviato una lettera in rappresentanza
della Toscana: “Casucci non è solo un emigrante ma un uomo che ha scelto
due terre. Andare lontano per lui non era solo una sfida per vivere
meglio, ma anche un modo per misurarsi col mondo”.
Il
sindaco di Roccastrada, Francesco Limatola, ha ricordato che negli
archivi comunali risultano commissioni artistiche affidate al Casucci
dal comune già nei primi anni dello scorso secolo e nota come la figura
di Giuseppe - nell’attuale contesto di migrazioni - divenga simbolo
della possibilità di integrazione.
“La
doppia migrazione di Casucci, quella del 1910 e quella del 1931, –
aggiunge Giorgio Martellucci dell’Associazione Roccastradini nel Mondo –
racconta la storia del nostro concittadino. Mentre la prima è figlia
del desiderio di avventura, la seconda, quella del ‘31, è dettata dalla
maturità e dalla saggezza che lo convinsero a far scampare a lui e alla
sua famiglia le coscrizioni fasciste e gli orrori della seconda guerra
mondiale.”
Alla
cerimonia hanno partecipato, oltre ai familiari e discendenti di
Casucci, le autorità argentine del Comune di Mendoza-Godoy Cruz e le
rappresentanze delle Associazioni Toscani nel Mondo argentine.(Toscani
nel mondo/Inform)
10.ABRUZZO
Eventi a Torricella, Roccascalegna e Altino
Festival letterario dedicato a John Fante a Torricella Peligna dal 21 al 23 agosto
PESCARA
- Musica, letteratura e gastronomia: è la risposta delle aree interne
in chiave turistica, tutta giocata sull’unione delle specificità. Così
Torricella Peligna, con la X Edizione del Festival letterario dedicato a
John Fante, Roccascalegna con il Festival Musicale, e Altino con la VII
Edizione del Palio culinario delle Contrade, in ossequio al peperone
dolce, contribuiscono a far conoscere una “porzione di territorio
regionale ricca di eccellenze”, come hanno spiegato i sindaci dei tre
Comuni, intervenuti alla conferenza stampa di presentazione degli
eventi, calendarizzati a cavallo di Ferragosto. All’incontro hanno
partecipato anche il presidente della Giunta regionale, Luciano
D’Alfonso e l’assessore alle Tradizioni locali e agli Abruzzesi nel
mondo, Donato Di Matteo. D’Alfonso ha parlato di “piccoli distretti
culturali spontanei” rendendo merito all’iniziativa che ha, a suo dire,
una “oggettiva collocazione turistica”. Per l’assessore Di Matteo l’idea
congiunta dei tre Comuni “testimonia la grande vivacità del nostro
territorio che reagisce alle difficoltà di essere entroterra”. Per
entrare nel merito dei singoli eventi, il Festival letterario “Il Dio di
mio padre” a Torricella Peligna si svolgerà il 21, 22 e 23 agosto (v.
Inform http://comunicazioneinform.it/ il-dio-di-mio-padre-x- edizione-del-festival- letterario-dedicato-a-john- fante/
) e il calendario prevede la presentazione di libri, reading musicali,
incontri con gli autori, premi letterari, mostre fotografiche,
proiezioni di film, approfondimenti su John Fante e sull’emigrazione
italiana, focus su scrittori esordienti. In questa speciale edizione
sarà possibile incontrare Eugenio Finardi, Giancarlo De Cataldo, Teresa
De Sio, e Wanda Marasco. Sarà presente la figlia di Fante, Victoria.
Per
quanto riguarda il Festival musicale di Roccascalegna, nei giorni 18,
19 e 20 agosto, si va dalla musica folk dei Bermuda Acoustic Trio al
blues di Awa Ly, a Kelly Joyce. Tutti i concerti hanno inizio alle 21.30
e sono ad ingresso libero. In queste giornate il Castello medievale di
Roccascalegna resterà aperto al pubblico.
Infine
nei giorni 21 e 22 agosto ad Altino si consumerà una gara culinaria tra
contrade su sette menù, con primo, secondo, contorno e dolce, tutti
rigorosamente a base di peperone dolce di Altino. Ai vincitori andrà la
Piletta, un trofeo che interpreta il tradizionale mortaio della storia
contadina e che viene fatto girare a turno tra tutti i vincitori. Il
peperone di Altino è stato selezionato nel corso degli anni e presenta
la caratteristica di avere i frutti rivolti all’insù, da qui il nome
dialettale a “cocce capammonte”. È aromatico ed è, usato, tra l’altro,
per la preparazione degli insaccati, tra i quali la ventricina. Intorno
al peperone rosso di Altino sono nate sette nuove aziende i cui giovani
proprietari hanno impiantato 120 mila piantine su 4 ettari di terreno.
C’è perfino un’oreficeria che si va sviluppando sfruttando le forme e il
colore del peperone rosso di Altino. (Inform)
11.EVENTI
A Caltagirone Scala illuminata il 14 e il 15 agosto
CALTAGIRONE
(Catania) - La “Scala illuminata” che, ogni anno, attira a Caltagirone
numerosi turisti, sarà riproposta anche venerdì 14 e sabato 15 agosto
alle ore 21.30 in occasione della festa di Maria Santissima del Ponte,
venerata nell’omonimo Santuario. Il bando di concorso per la
progettazione, l’allestimento e l’illuminazione anche a Ferragosto,
emesso dal Comune di Caltagirone nell’ambito del programma della
Biennale della ceramica e delle architetture di paesaggio, ha, infatti,
trovato la disponibilità di un privato. Si tratta del ceramista Enzo
Ripullo, che ha attivato un largo movimento di cittadini all’insegna
dello slogan “Riaccendiamo Caltagirone”. I volontari disposti a dare una
mano hanno avviato la realizzazione dei coppi (circa tremila di tre
colori: bianco che, con la luce, si trasforma in giallo, rosso e verde)
e, a questo scopo, altri appuntamenti sono fissati per oggi 12 e domani
13 agosto , dalle 18, nella Galleria “Luigi Sturzo”.
La
sera di venerdì 14 agosto sarà allestito il disegno di padre Benedetto
Papale, l’artista inventore ed esecutore delle celebri illuminazioni
della Scala come disegni figurati e policromi. Il disegno in questione,
un motivo floreale con dei festoni allegorici, risale agli Anni Settanta
del 1800 ed era già stato disposto lungo i gradini negli sfortunati
giorni del 24 e 25 luglio, quando la pioggia ne impedì l’accensione.
La
sera del 15 agosto sarà invece allestito un disegno (un vaso con motivo
floreale) di Mario Amato, degli Anni Quaranta del Novecento. Entrambi i
disegni sono stati rielaborati da Francesco Iudica per essere adattati
ai 142 gradini della Scala in quanto essi erano stati, invece,
“pensati” per 200 gradini dato l’utilizzo, in passato, di un
prolungamento della stessa Scala. Tutti e due i disegni sono il frutto
di donazioni: di Antonino Ragona quello di padre Benedetto Papale (ai
Musei civici), di Francesco Cancemi (avvocato) quello di Amato (nel
1990, all’Azienda soggiorno e turismo). Una circostanza, questa, che
induce il commissario straordinario del Comune, Mario La Rocca, a
sottolineare “il significativo contributo che, anche sotto forma di
queste generose donazioni, giunge alla realizzazione di una
manifestazione – clou, che connota l’identità stessa dei calatini”.
I
fuscelli da utilizzare per l’accensione dei lumini in occasione delle
due serate – come annunciano gli organizzatori - saranno distribuiti,
dietro un’offerta libera (il ricavato andrà in beneficenza), dai
volontari del Gruppo missionario ospedaliero. La collocazione dei coppi
avverrà nella notte precedente.
Alle
21.30, la Scala piomberà nel buio. Poi, al fischio del “capomastro”, la
gente assiepata lungo i gradini accenderà con i fuscelli i circa
tremila lucignoli, trasformando la Scala in un grande tappeto
sfavillante.
In
occasione della festa di Maria Santissima del Ponte, sabato 15 agosto, a
partire dalle 21, si svolgerà la processione dell’icona della Madonna,
che sarà accompagnata dal Senato civico e dal corteo delle autorità
cittadine, percorrendo molte vie del centro storico, compresa la piazza
del Municipio, per poi fare rientro nel Santuario.(Inform)
12.ASSOCIAZIONI
L’Associazione Bellunesi nel Mondo e la Proloco di Limana ricordano Renato De Fanti
LIMANA
(Belluno) - Entusiasta, energico, lungimirante, altruista,
equilibrato, giusto. Sono solo alcuni degli aggettivi scelti per
descrivere la figura di Renato De Fanti durante la serata a lui
dedicata. Sabato 8 agosto sotto il tendone di Limana erano presenti un
centinaio di persone all’appuntamento che la Pro loco locale e
l’Associazione Bellunesi nel Mondo hanno voluto organizzare per
ricordare l’amico Renato De Fanti. Presentata da Edoardo Comiotto,
direttore de “L’ombra”, la serata è stata intervallata da una serie di
video storici, in cui De Fanti era protagonista, e da diversi interventi
di autorità e amici. “Renato era una persona eccezionale - il pensiero
del presidente Abm De Bona - intelligente e sempre con la battuta
pronta. Anche nei momenti di difficoltà sapeva trovare la giusta
soluzione per il bene comune. Ha dato anima e corpo per l’Associazione
Bellunesi nel Mondo”. Gli ha fatto eco il presidente onorario Bratti:
“De Fanti era un vero amico. Ho avuto la fortuna di conoscerlo nella
veste di sindaco e di presidente Abm. Di lui mi ha sempre colpito la
positività e il pensiero giovanile. Ha passato momenti difficili da
sindaco, ma ne è sempre uscito a testa alta. Quanti viaggi vissuti
assieme e come non dimenticare il famoso “libretto rosso” in cui
annotava tutte le problematiche italiane”. Sono seguiti gli interventi
di Michele Talo, già assessore nell’amministrazione De Fanti, che ha
ricordato Renato con una serie di frasi che “il sindaco di Limana”
utilizzava nelle diverse situazioni che incontrava. Albino Melanco,
all’epoca all’opposizione, ha voluto evidenziare le capacità di
mediatore di Renato, mentre Patrizio De Martin, già direttore Abm, ha
sottolineato come “Renato sia riuscito, con grandi capacità, a far
crescere il proprio territorio soprattutto a livello economico e
sociale. Non dimentichiamo gli appartamenti realizzati nel territorio
limanese per gli ex emigranti e le aziende, come Costan, che hanno
permesso di chiudere il rubinetto forzato non solo nel comune di Limana,
ma in tutto il territorio bellunese”. Vincenzo Losso, ex sindaco di
Limana, ha invece ricordato un fatto di generosità di De Fanti che “per
non far saltare il progetto di realizzazione di una nuova fabbrica pagò
di tasca sua la differenza di un sovrapprezzo che un proprietario di un
terreno aveva chiesto per cederlo alla società intenzionata a investire
su Limana”.
Don
Umberto Antoniol ha portato i saluti del vescovo Giuseppe Andrich,
mentre Dino Bridda - direttore della rivista “Bellunesi nel Mondo” - ha
ricordato il linguaggio forbito che De Fanti utilizzava per la stesura
dei suoi articoli. Inoltre “nei suoi interventi non mancava mai la
parola “diaspora”. De Fanti definiva l’emigrazione bellunese un vero
esodo”. Parole di ringraziamento sono giunte anche da Davide Praloran,
presidente della Proloco di Limana.
Una
serata intensa, un doveroso ricordo a un amico e a una persona che ha
dato molto per la sua terra. Una persona da non dimenticare e, come lo
stesso assessore al bilancio del comune di Limana Stefano Bozzola ha
detto nel suo intervento : “Una persona da portare come esempio per
tutte le persone che non hanno avuto modo di conoscere”.(Abm
news/Inform)
13.LIBRI
Storie di migranti in Europa nel Novecento nel libro di Raffaella Greco Tonegutti e Giordana Morandini
“Racconto a due voci”
A
Bruxelles l’incontro tra una migrante spagnola vedova di un minatore
andaluso e una giovane italiana all’estero per motivi di studio
FORMIGINE
(Modena) - Storie di migranti in Europa nel Novecento e oggi in
“Racconto a due voci” ,scritto a quattro mani da Raffaella Greco
Tonegutti e Giordana Morandini e pubblicato da Infinito edizioni con
prefazione di Sonia Bergamasco.
Madame
Isabel è una migrante spagnola, vedova di un minatore andaluso,
Maddalena una giovane italiana all’estero per motivi di studio. Le due
donne – divise dall’età, dalla provenienza e da una diversa storia
personale – si trovano a condividere un pezzo delle loro vite a
Bruxelles, nella casa a mattoni rossi che Madame Isabel affitta. Il
ventre dell’Europa e la tavola intorno a cui si accomodano tanti giovani
di passaggio in cerca di opportunità servono da sfondo alla relazione
tra migrazioni antiche e moderni spostamenti nello spazio Schengen, in
un dialogo tra donne in movimento che ricostruisce il senso della
perdita, dell’appartenenza e della scelta.
“La
storia – scrive Sonia Bergamasco - è quella di un incontro che fa
germogliare altre possibilità di incontro e di ascolto. Vite e storie
che si avvicinano, per invenzione e necessità, alla germinazione di
storie della fiaba orientale. Una Mille e una notte del Nord, in una
Bruxelles abitata, condivisa e patita da uomini e donne in cammino,
segnata da storie di emigrazione, di fatica, di adattamento e di
differenza”.
Raffaella
Greco Tonegutti (Roma, 1979) è consulente della Commissione Europea e
delle Nazioni Unite sui temi della migrazione e dei diritti umani. Vive
tra Roma e l’Africa, dove passa gran parte dell’anno lavorando con e per
le popolazioni migranti.
Giordana
Morandini (Roma, 1984), laureata in Filosofia all’Università La
Sapienza di Roma, è un’attrice formata all’AIAD che attualmente lavora
con il teatro Quirino di Roma e collabora con il drammaturgo Fabio
Mureddu.(Inform)
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