jueves, 13 de agosto de 2015

Informativo 157

COMUNICAZIONE
Le notizie di Inform possono essere consultate all’indirizzo http://comunicazioneinform.it/


1.QUIRINALE 
71° anniversario della strage di Sant’Anna di Stazzema
Mattarella: Mantenere vivo il ricordo dei martiri, eredità preziosa per i giovani

ROMA – “Sono trascorsi settantuno anni dalla disumana strage nazifascista di Sant’Anna di Stazzema in cui furono trucidate tante persone inermi, in gran parte anziani, donne e bambini. Le rappresaglie contro i civili in Italia non furono una barbara eccezione, ma il frutto di una ideologia di dominio e di morte, lucida nei suoi propositi, esecrabile nei suoi obiettivi”.
E’ quanto scrive il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella in un messaggio inviato al sindaco di Stazzema  Maurizio Verona.
“E’ lodevole l’impegno – prosegue il capo dello Stato - con cui la vostra comunità mantiene vivo il ricordo dei martiri di Sant’Anna. E’ un’eredità preziosa per i giovani, che imparano ad apprezzare le conquiste di pace, democrazia e libertà, ottenute con tanto sangue e tante sofferenze. Quest’anno il ricordo della strage è reso particolarmente significativo – sottolinea Mattarella - dall’inaugurazione della nuova sistemazione dei luoghi simbolo dell’eccidio; sistemazione avvenuta con il contributo del land tedesco del Baden-Württemberg. E’ un evento di grande significato perché collega la memoria degli orrori della guerra con lo spirito di pace, di concordia e di amicizia raggiunto tra Italia e Germania, protagoniste dalla metà del secolo scorso della propria rinascita democratica e della costruzione europea”.  “Alla popolazione di Sant’Anna, ai familiari delle vittime, a tutti i partecipanti alla commemorazione invio il mio sentito e commosso saluto”, conclude il presidente Mattarella  .(Inform)

2.ITALIANI ALL’ESTERO
Da “La Gente d’Italia” 
CGIE:lotta a tre (Palermo, Narducci Lamorte) per il candidato dell’Uruguay
Si svolgerà il 26 settembre l’Assemblea Paese che eleggerà il rappresentante dell’Uruguay nel Cgie

MONTEVIDEO - Anche in Uruguay s’iniziano i preparativi per il rinnovo del Cgie (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero), uno degli organismi di rappresentanza per le comunità italiane all’estero che si occupa di controllare e promuovere politiche che interessano gli italiani nel mondo.
A Montevideo la votazione si svolgerà il 26 settembre, quando l’Assemblea Paese dovrà eleggere il rappresentate del paese sudamericano. L’assemblea sarà formata dai membri del Comites (Comitato degli Italiani all’Estero) e dai delegati delle associazioni italiane registrate all’Albo consolare che hanno presentato la domanda di partecipazione all’Ambasciata d’Italia. Quest’ultima, attualmente, sta valutando le candidature e provvederà a nominare nei prossimi giorni gli otto delegati in base al livello di rappresentatività e alla rilevanza delle stesse associazioni come indica la legge. In seguito, a partire dal primo settembre e secondo le istruzioni impartite dal Ministero, l’Ambasciata provvederà a convocare formalmente i partecipanti.
Queste saranno le prime elezioni del nuovo Cgie, riformato e ridotto nei numeri da un recente decreto governativo. In particolare sarà diminuito il numero di consiglieri, da sessantacinque a quarantatré. Tagli pesanti che incideranno soprattutto su tutto il continente latinoamericano e in modo particolare anche sull’Uruguay che vedrà dimezzata la sua rappresentanza. Ai due membri uscenti (Filomena Narducci e Renato Palermo) ne seguirà uno solo.
Il Cgie, ricordiamo, porta avanti molteplici obiettivi ed è un interlocutore importantissimo per il Governo dato che ha l’obbligo di esprimere un parere sulle diverse politiche per gli italiani all’estero. L’organismo lavora per “promuovere ed agevolare lo sviluppo delle condizioni di vita delle comunità italiane, rafforzare il collegamento di tali comunità con la vita politica, culturale, economica e sociale dell’Italia”. Inoltre cerca “il mantenimento dell’identità culturale e linguistica, l’integrazione nelle società di accoglimento e la partecipazione alla vita delle comunità locali”. Allo stesso tempo facilita “il coinvolgimento delle comunità italiane residenti nei Paesi in via di sviluppo nelle attività di cooperazione allo sviluppo e di collaborazione nello svolgimento delle iniziative commerciali aventi come parte principale l’Istituto nazionale per il commercio estero, le camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e le altre forme associative dell’imprenditoria italiana”. Tutti i cittadini italiani residenti da almeno tre anni in Uruguay (che non siano già componenti dell’Assemblea Paese) possono candidarsi presentando alla Cancelleria Consolare la scheda di candidatura scaricabile dalla pagina web. Per presentare le candidature c’è tempo fino al 16 settembre, ossia a dieci giorni dalla data di svolgimento dell’assemblea. I candidati che non siano al tempo stesso componenti dell’Assemblea Paese potranno assistere ai relativi lavori senza diritto di voto.
Chi succederà in Uruguay al duo Narducci Palermo? È ancora presto per poterlo dire anche se iniziano a rincorrersi le prime voci. Narducci e Palermo cercheranno la riconferma. Non resterà a guardare Aldo Lamorte, il candidato più votato nelle elezioni del Comites dello scorso aprile.
“È ancora troppo presto per parlare, nel mio caso non si tratta di una candidatura individuale ma è una scelta collettiva. Vedremo il da farsi assieme al gruppo dopo le comunicazioni istituzionali” dichiara Renato Palermo, coordinatore del patronato Inca e capolista della lista Diritti e Solidarietà nel Comites.
Usa parole simili Filomena Narducci, responsabile del patronato Inas e alla guida della lista Unitalia: “Ancora non so nulla, ho solo letto i comunicati dell’Ambasciata. Quando si saprà di più vedremo”.
Mostra invece più sicurezza Aldo Lamorte, vicepresidente del Comites per la lista MAIU (Movimento Associativo Italo Uruguaiano): “Ci riuniremo in questa settimana con il nostro gruppo e decideremo una candidatura. In questi giorni siamo in contatto anche con altre realtà dell’America Latina per capire come vanno le cose”.
Insomma - a meno di altre candidature dell’ultimo momento - si preannuncia una sfida a tre che sembra riflettere l’attuale composizione dello stesso Comites.(Matteo Forciniti-La Gente d’Italia, 12 agosto/Inform)

3.ITALIANI ALL’ESTERO
L’executive chef è residente in Australia
Emanuele Esposito si candida al CGIE
“Per dare voce alla nuova emigrazione giovanile e costruire opportunità e prospettive per le giovani generazioni”

SYDNEY -  “L’Italia oggi più che mai ha bisogno delle presenza di giovani nella vita sociale e politica. Gli stimoli e la voglia di contribuire alla crescita del mio Paese sono forti, solo insieme a tutte le forze politiche e persone della società si costruisce una grande nazione”.Così Emanuele Esposito, giovane executive chef residente a Sydney e che opera tra Australia e Arabia Saudita. Emanuele Esposito ha deciso di candidarsi al Consiglio Generale degli Italiani all’Estero e ha scelto, per l’annuncio ufficiale, Italiachiamaitalia.it, testata on line con la quale collabora da anni.  “In vista delle prossime elezioni CGIE del 26 settembre, dopo un’ampia riflessione, ho deciso di candidarmi – spiega Esposito - per dare voce alla nuova emigrazione giovanile, soprattutto per costruire opportunità e prospettive per le giovani generazioni. Annuncio quindi in maniera ufficiale la mia candidatura, con l’intenzione di dare un contributo forte per la riforma di tutto il comparto degli italiani nel mondo, partendo proprio dal CGIE”.
“Le vecchie generazioni – continua Esposito - devono essere per noi una fonte di ispirazione e rispetto per quello che ci hanno donato con i loro sacrifici, se oggi l’Italia nel mondo ha un ruolo di rispetto lo deve a tutti quegli italiani che con sacrificio e forte senso del dovere hanno lavorato nei Paesi dove sono sbarcati. Io non posso non tener conto di tutti quei connazionali che hanno lasciato l’Italia per difficoltà economiche, a quella generazione va tutto il mio rispetto e gratitudine. Adesso, però, dobbiamo guardare oltre – conclude Esposito - voltare pagina, perchè l’Italia è un grande Paese e solo uniti possiamo cambiarla”.(Inform)

4.MEMORIA DELL’EMIGRAZIONE  ITALIANA
Organizzata dall’Associazione Bellunesi nel Mondo
Commemorato a Belluno il 59° della tragedia di Marcinelle
Assessore Regione Veneto Manuela Lanzarin: “Ricordiamo il passato per non commettere gli stessi errori”

BELLUNO - Una commemorazione semplice, ma intensa con la presenza del gonfalone Abm e dei gagliardetti delle Famiglie ex emigranti. Sabato 8 agosto l’Associazione Bellunesi nel Mondo ha voluto celebrare la “Giornata del sacrificio del lavoro italiano all’estero”, e ricordare il 59.mo anniversario della tragedia di Marcinelle, deponendo una corona d’alloro davanti al Monumento dell’emigrante presente presso la sede Abm in via Cavour a Belluno.
Una serie di candele accese hanno rappresentato le 262 vittime dell’immane catastrofe accaduta l’8 agosto 1956 nella miniera di carbon fossile del Bois du Cazier, Belgio. Di queste 136 erano italiane, 5 venete e una bellunese. “Siamo qui per ricordare e non dimenticare il sacrificio di centinaia di migliaia di italiani che hanno dato la loro vita per il futuro della nostra nazione”. Sono le parole del presidente Abm Oscar De Bona che ha voluto evidenziare come il lavoro in miniera sia stato uno dei lavori più massacranti che una persona abbia potuto fare. “Quante vedove bianche ci sono state - il commento amaro di De Bona - e quanti figli orfani che sono cresciuti senza la propria figura paterna. A loro va questa giornata”. Sempre De Bona ha anticipato la volontà dell’Abm di organizzare un viaggio il prossimo anno a Marcinelle per la commemorazione ufficiale del 60° anniversario.
Gli ha fatto eco l’assessore ai Flussi migratori della Regione Veneto Manuela Lanzarin: “Ringrazio l’Abm per questo invito e per quanto fa a favore dei bellunesi e dei veneti nel mondo. Siamo qui per ricordare un avvenimento tragico della nostra emigrazione all’estero. E’ doverosa la memoria affinché non si commettano gli stessi errore e dobbiamo inoltre essere da supporto per i nostri giovani che in questi anni hanno ripreso le valige in mano per emigrare all’estero. Non dobbiamo lasciarli soli”.
Dopo la benedizione della corona da parte di monsignor Elio Giacobbi si è tenuto un minuto di silenzio per quanti si sono sacrificati all’estero per la propria famiglia e il proprio Paese. Presenti alla commemorazione anche Bruno Moretto - presidente della Veneziani nel Mondo, Michele Bernardon - presidente dell’Efasce, Franco Gidoni - consigliere regionale, Giovanni Piccoli - senatore, Antonio Dazzi - sindaco di Puos d’Alpago, Umberto Soccal - sindaco di Pieve d’Alpago e presidente del Bim Piave, Maurizio Busatta - assessore del Comune di Belluno, Ubaldo De Toffol - vicesindaco di Sedico, Giorgio Zampieri - presidente del Comitato d’Intesa, Vincenzo Barcelloni Corte e Gioachino Bratti  - presidenti onorari Abm, oltre a numerosi soci e consiglieri dell’Associazione.
Prossimo appuntamento a fine mese in Svizzera per la commemorazione del 50° anniversario della tragedia di Mattmark. (Abm news/Inform)

5.CORSI
All’Istituto Italiano di Cultura
A Santiago del Cile  “Introduzione all’arte e alla cultura d’Italia”


SANTIAGO DEL CILE - L’Istituto Italiano di Cultura di Santiago del Cile ha organizzato dall’11 agosto al 3 novembre una “Introduzione all’arte e alla cultura d’Italia “. Si tratta di un corso di arte, architettura, pittura e opera lirica cui partecipano 94 studenti e diplomati dell’Università di Santiago (Usach), identificati dal dipartimento di Studi superiori (Idea).
Il corso è organizzato in collaborazione con Ambasciata Italiana. Area di Estensione e Vincolazione con il Medio dell’Istituto di Studi Avanzati della Università di Santiago.
Le lezioni si propongono di presentare al pubblico la ricchezza del nostro patrimonio culturale e artistico, passando per quello musicale. Il corso, inaugurato dal professor Romolo Trebbi del Trevigiano Faggioli, è diviso dodici sessioni raccolte in quattro moduli: il primo sarà di introduzione all’arte italiana e si discuterà dalle espressioni delle botteghe medievali all’individualismo dei maestri rinascimentali, per poi arrivare alla forma e al volume. Il secondo affronterà nel dettaglio la pittura dal Quattrocento fino ad arrivare a Caravaggio. Nell’occasione la professoressa Ughette Valentina De Girolamo Del Mauro Zunino farà un’introduzione al concetto del museo e si parlerà del collezionismo in Italia. A questo proposito sono state organizzate una visita agli Uffizi a Firenze e al museo del Novecento a Milano. Inoltre, partendo dal Manierismo fiorentino, il professor Alessandro De Larderel Eyquem parlera’ ai partecipanti del restauro e della conservazione del patrimonio artistico e culturale italiano. Il terzo modulo, curato dal professor Joaquin Rodriguez Bunster, sarà dedicato all’Opera italiana: la trilogia popolare di Verdi (Rigoletto, Il Trovatore e La Traviata). L’ultimo, infine, verterà sull’architettura italiana e il professor Trebbi approfondirà Andrea Palladio e le ville venete. (v. http://www.iicsantiago.esteri.it/IIC_Santiago/webform/SchedaEvento.aspx?id=722 ) (Inform)

6.ITALIANI ALL’ESTERO
A Nibbiano i piacentini nel mondo

NIBBIANO (Piacenza) –Piacentini nel mondo: Nibbiano ha ospitato domenica la XXI Festa provinciale dell’Emigrato. In occasione della Festa sono stati premiati, nel corso di una  cerimonia che si è tenuta nel palazzo comunale, cinque “ambasciatori” piacentini all’estero: i fratelli Luigi e Antonio Polledri, e Roberto Inzani (residenti a Londra); i coniugi Maurizio e Marta Gaidolfi (residenti in Germania). Tutti hanno in comune il fatto di essere ristoratori o imprenditori che nella loro carriera hanno contribuito a portare i sapori piacentini all’estero.
Premiato anche il nibbianese Roberto Fiocchi che dall’Argentina ha fatto ritorno nella sua terra natìa. Per tutti loro l’omaggio, tra gli altri, del presidente della Provincia Francesco Rolleri che ha portato il saluto ideale di tutto il territorio piacentino. (Inform)


7.MEMORIA DELL’EMIGRAZIONE ITALIANA
Realizzata dall’Associazione Bellunesi nel Mondo
Una spilla per il 50° della tragedia di Mattmark

BELLUNO - Una spilla per ricordare. L’Associazione Bellunesi nel Mondo ha realizzato una semplice spilla dedicata al 50° anniversario della tragedia di Mattmark dove, il 30 agosto 1965, morirono 88 persone, 56 italiane di cui 17 bellunesi.
La spilla rappresenta il logo che Gabriella Sperotto, nipote di una delle vittime bellunesi, ha realizzato proprio per il 50°. Esso rappresenta una M tagliata a metà che scivola su se stessa proprio a indicare l’enorme blocco di ghiaccio che, staccatosi, andò a finire sopra le baracche degli operai. L’Associazione Bellunesi nel Mondo fa sapere che la spilla può essere richiesta direttamente presso i suoi uffici: telefono 0437 941160 - mattmark50@bellunesinelmondo.it (Inform)

8.ASSOCIAZIONI
Ad Arezzo dal 17 al 19 settembre Incontro nazionale di studi delle Acli
“Giustizia e Pace si baceranno. Ridurre le disuguaglianze per animare la democrazia”

ROMA -   “Giustizia e Pace si baceranno. Ridurre le disuguaglianze per animare la democrazia”: è il titolo dell’Incontro nazionale di studi delle Acli che si svolgerà ad Arezzo dal 17 al 19 settembre prossimi.
“L’Incontro di studi 2015 – spiega Roberto Rossini, responsabile Ufficio Studi Acli nazionali - si concentra sulla giustizia sociale, perché osserviamo la forte crescita delle disuguaglianze che rompono la coesione sociale e pongono in stallo la democrazia che regola il nostro convivere.
Sulla base dell’esortazione all’impegno ed all’assunzione di responsabilità nel mondo attuale, che Papa Francesco ha rivolto alle Acli nell’udienza del 23 maggio scorso per il settantesimo dell’Associazione, crediamo che, per gettare delle fondamenta di giustizia, il nostro primo compito è riscoprirci popolo, appartenenti ad un comune destino. Dobbiamo passare – afferma Rossini - dal “non mi riguarda” al “mi preoccupo dell’altro”. Per questo è essenziale il ruolo politico e non solo esecutivo, dei corpi intermedi, che sono in grado di essere collante tra le persone”.
Il titolo, Giustizia e Pace si baceranno, tratto dal salmo 84, descrive l’avvento del mondo nuovo dove giustizia e pace si baciano, e poco prima amore e verità s’incontrano. Emerge una festa del vivere pacifico che nasce – sottolineano le Acli - dal superamento delle ingiustizie, del vivere nella concordia che si realizza quando la verità non è offuscata da ideologie o menzogne.
Il programma (http://www.acli.it/le-notizie/archivio/incontri-di-studi/incontro-di-studi-2015/10022-incontro-di-studi-acli-2015-il-programma   )prevede l’intervento di studiosi, testimoni della società civile, del mondo politico ed ecclesiale. Ci saranno spazi di studio e altri di dibattito, momenti di spettacolo e altri di preghiera. (Inform)


9.ITALIANI ALL’ESTERO
Argentina, a Godoy Cruz un monumento dedicato al pittore maremmano Giuseppe Casucci

GODOY CRUZ (Mendoza) - Giuseppe Casucci è il primo roccastradino a cui viene eretto un monumento all’estero. Casucci è un pittore che agli inizi del secolo scorso emigrò in Argentina, a Mendoza dove fondò l’Accademia delle Belle Arti. Ed è proprio nella città andina sotto l’Aconcagua al confine con il Cile che la Regione Toscana, l’associazione Toscani nel Mondo e la comunità di Roccastrada, il primo agosto, hanno inaugurato uno storico monumento che ricorda il capostipite di una grande famiglia come quella dei Casucci argentini, che occupa un ruolo importante nella vita economica e culturale del paese adottivo.
L’opera, ideata da Carina e Agustina Casucci Quiros, due architetti discendenti dirette di Giuseppe, rappresenta una grande cornice-quadro affacciata su pareti rocciose, attraverso la quale ogni passante può ammirare lo stesso paesaggio che il pittore ha reso immortale coi suoi dipinti. Il consigliere regionale Marras ha inviato una lettera in rappresentanza della Toscana: “Casucci non è solo un emigrante ma un uomo che ha scelto due terre. Andare lontano per lui non era solo una sfida per vivere meglio, ma anche un modo per misurarsi col mondo”.
Il sindaco di Roccastrada, Francesco Limatola, ha ricordato che negli archivi comunali risultano commissioni artistiche affidate al Casucci dal comune già nei primi anni dello scorso secolo e nota come la figura di Giuseppe - nell’attuale contesto di migrazioni - divenga simbolo della possibilità di integrazione.
“La doppia migrazione di Casucci, quella del 1910 e quella del 1931, – aggiunge Giorgio Martellucci dell’Associazione Roccastradini nel Mondo – racconta la storia del nostro concittadino. Mentre la prima è figlia del desiderio di avventura, la seconda, quella del ‘31, è dettata dalla maturità e dalla saggezza che lo convinsero a far scampare a lui e alla sua famiglia le coscrizioni fasciste e gli orrori della seconda guerra mondiale.”
Alla cerimonia hanno partecipato, oltre ai familiari e discendenti di Casucci, le autorità argentine del Comune di Mendoza-Godoy Cruz e le rappresentanze delle Associazioni Toscani nel Mondo argentine.(Toscani nel mondo/Inform)

10.ABRUZZO
Eventi a Torricella, Roccascalegna e Altino
Festival letterario dedicato a John Fante  a Torricella Peligna dal 21 al 23 agosto 

PESCARA - Musica, letteratura e gastronomia: è la risposta delle aree interne in chiave turistica, tutta giocata sull’unione delle specificità. Così Torricella Peligna, con la X Edizione del Festival letterario dedicato a John Fante, Roccascalegna con il Festival Musicale, e Altino con la VII Edizione del Palio culinario delle Contrade, in ossequio al peperone dolce, contribuiscono a far conoscere una “porzione di territorio regionale ricca di eccellenze”, come hanno spiegato i sindaci dei tre Comuni, intervenuti alla conferenza stampa di presentazione degli eventi, calendarizzati a cavallo di Ferragosto. All’incontro hanno partecipato anche il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso e l’assessore alle Tradizioni locali e agli Abruzzesi nel mondo, Donato Di Matteo. D’Alfonso ha parlato di “piccoli distretti culturali spontanei” rendendo merito all’iniziativa che ha, a suo dire, una “oggettiva collocazione turistica”. Per l’assessore Di Matteo l’idea congiunta dei tre Comuni “testimonia la grande vivacità del nostro territorio che reagisce alle difficoltà di essere entroterra”. Per entrare nel merito dei singoli eventi, il Festival letterario “Il Dio di mio padre”  a Torricella Peligna si svolgerà il 21, 22 e 23 agosto  (v. Inform http://comunicazioneinform.it/il-dio-di-mio-padre-x-edizione-del-festival-letterario-dedicato-a-john-fante/ ) e il calendario prevede la presentazione di libri, reading musicali, incontri con gli autori, premi letterari, mostre fotografiche, proiezioni di film, approfondimenti su John Fante e sull’emigrazione italiana, focus su scrittori esordienti. In questa speciale edizione sarà possibile incontrare Eugenio Finardi, Giancarlo De Cataldo, Teresa De Sio, e Wanda Marasco. Sarà presente la figlia di Fante, Victoria.
Per quanto riguarda il Festival musicale di Roccascalegna, nei giorni 18, 19 e 20 agosto, si va dalla musica folk dei Bermuda Acoustic Trio al blues di Awa Ly, a Kelly Joyce. Tutti i concerti hanno inizio alle 21.30 e sono ad ingresso libero. In queste giornate il Castello medievale di Roccascalegna resterà aperto al pubblico.
Infine nei giorni 21 e 22 agosto ad Altino si consumerà una gara culinaria tra contrade su sette menù, con primo, secondo, contorno e dolce, tutti rigorosamente a base di peperone dolce di Altino. Ai vincitori andrà la Piletta, un trofeo che interpreta il tradizionale mortaio della storia contadina e che viene fatto girare a turno tra tutti i vincitori. Il peperone di Altino è stato selezionato nel corso degli anni e presenta la caratteristica di avere i frutti rivolti all’insù, da qui il nome dialettale a “cocce capammonte”. È aromatico ed è, usato, tra l’altro, per la preparazione degli insaccati, tra i quali la ventricina. Intorno al peperone rosso di Altino sono nate sette nuove aziende i cui giovani proprietari hanno impiantato 120 mila piantine su 4 ettari di terreno. C’è perfino un’oreficeria che si va sviluppando sfruttando le forme e il colore del peperone rosso di Altino. (Inform)


11.EVENTI
A Caltagirone  Scala illuminata il 14 e il 15 agosto

CALTAGIRONE (Catania) -  La “Scala illuminata” che, ogni anno, attira a Caltagirone numerosi turisti, sarà riproposta anche venerdì 14 e sabato 15 agosto alle ore 21.30 in occasione della festa di Maria Santissima del Ponte, venerata nell’omonimo Santuario. Il bando di concorso per la progettazione, l’allestimento e l’illuminazione anche a Ferragosto, emesso dal Comune di Caltagirone nell’ambito del programma della Biennale della ceramica e delle architetture di paesaggio, ha, infatti, trovato la disponibilità di un privato. Si tratta del ceramista Enzo Ripullo, che ha attivato un largo movimento di cittadini all’insegna dello slogan “Riaccendiamo Caltagirone”. I volontari disposti a dare una mano hanno avviato la realizzazione dei coppi (circa tremila di tre colori: bianco che, con la luce, si trasforma in giallo, rosso e verde) e, a questo scopo, altri appuntamenti sono fissati per oggi 12 e domani 13 agosto , dalle 18, nella Galleria “Luigi Sturzo”.
La sera di venerdì 14 agosto sarà allestito il disegno di padre Benedetto Papale, l’artista inventore ed esecutore delle celebri illuminazioni della Scala come disegni figurati e policromi. Il disegno in questione, un motivo floreale con dei festoni allegorici, risale agli Anni Settanta del 1800 ed era già stato disposto lungo i gradini negli sfortunati giorni del 24 e 25 luglio, quando la pioggia ne impedì l’accensione.
La sera del 15 agosto sarà invece allestito un disegno (un vaso con motivo floreale) di Mario Amato, degli Anni Quaranta del Novecento. Entrambi i disegni sono stati rielaborati da Francesco Iudica per essere  adattati ai 142 gradini della Scala in quanto essi erano stati, invece, “pensati” per 200 gradini dato l’utilizzo, in passato, di un prolungamento della stessa Scala. Tutti e due i disegni sono il frutto di donazioni: di Antonino Ragona quello di padre Benedetto Papale (ai Musei civici), di Francesco Cancemi (avvocato) quello di Amato (nel 1990, all’Azienda soggiorno e turismo). Una circostanza, questa, che induce il commissario straordinario del Comune, Mario La Rocca, a sottolineare “il significativo contributo che, anche sotto forma di queste generose donazioni, giunge alla realizzazione di una manifestazione – clou, che connota l’identità stessa dei calatini”.
I fuscelli da utilizzare per l’accensione dei lumini in occasione delle due serate – come annunciano gli organizzatori - saranno distribuiti, dietro un’offerta libera (il ricavato andrà in beneficenza), dai volontari del Gruppo missionario ospedaliero. La collocazione dei coppi avverrà nella notte precedente.
Alle 21.30, la Scala piomberà nel buio. Poi, al fischio del “capomastro”, la gente assiepata lungo i gradini accenderà con i fuscelli i circa tremila lucignoli, trasformando la Scala in un grande tappeto sfavillante.
 In occasione della festa di Maria Santissima del Ponte, sabato 15 agosto, a partire dalle 21, si svolgerà la processione dell’icona della Madonna, che sarà accompagnata dal Senato civico e dal corteo delle autorità cittadine, percorrendo molte vie del centro storico, compresa la piazza del Municipio, per poi fare rientro nel Santuario.(Inform)


12.ASSOCIAZIONI
L’Associazione Bellunesi nel Mondo e la Proloco di Limana ricordano Renato De Fanti

LIMANA (Belluno)  - Entusiasta, energico, lungimirante, altruista, equilibrato, giusto. Sono solo alcuni degli aggettivi scelti per descrivere la figura di  Renato De Fanti durante la serata a lui dedicata. Sabato 8 agosto sotto il tendone di Limana erano presenti un centinaio di persone all’appuntamento che la Pro loco locale e l’Associazione Bellunesi nel Mondo hanno voluto organizzare per ricordare l’amico Renato De Fanti. Presentata da Edoardo Comiotto, direttore de “L’ombra”, la serata è stata intervallata da una serie di video storici, in cui De Fanti era protagonista, e da diversi interventi di autorità e amici. “Renato era una persona eccezionale - il pensiero del presidente Abm De Bona - intelligente e sempre con la battuta pronta. Anche nei momenti di difficoltà sapeva trovare la giusta soluzione per il bene comune. Ha dato anima e corpo per l’Associazione Bellunesi nel Mondo”. Gli ha fatto eco il presidente onorario Bratti: “De Fanti era un vero amico. Ho avuto la fortuna di conoscerlo nella veste di sindaco e di presidente Abm. Di lui mi ha sempre colpito la positività e il pensiero giovanile. Ha passato momenti difficili da sindaco, ma ne è sempre uscito a testa alta. Quanti viaggi vissuti assieme e come non dimenticare il famoso “libretto rosso” in cui annotava tutte le problematiche italiane”. Sono seguiti gli interventi di Michele Talo, già assessore nell’amministrazione De Fanti, che ha ricordato Renato con una serie di frasi che “il sindaco di Limana” utilizzava nelle diverse situazioni che incontrava. Albino Melanco, all’epoca all’opposizione, ha voluto evidenziare le capacità di mediatore di Renato, mentre Patrizio De Martin, già direttore Abm, ha sottolineato come “Renato sia riuscito, con grandi capacità, a far crescere il proprio territorio soprattutto a livello economico e sociale. Non dimentichiamo gli appartamenti realizzati nel territorio limanese per gli ex emigranti e le aziende, come Costan, che hanno permesso di chiudere il rubinetto forzato non solo nel comune di Limana, ma in tutto il territorio bellunese”. Vincenzo Losso, ex sindaco di Limana, ha invece ricordato un fatto di generosità di De Fanti che “per non far saltare il progetto di realizzazione di una nuova fabbrica pagò di tasca sua la differenza di un sovrapprezzo che un proprietario di un terreno aveva chiesto per cederlo alla società intenzionata a investire su Limana”.
Don Umberto Antoniol ha portato i saluti del vescovo Giuseppe Andrich, mentre Dino Bridda - direttore della rivista “Bellunesi nel Mondo” - ha ricordato il linguaggio forbito che De Fanti utilizzava per la stesura dei suoi articoli. Inoltre “nei suoi interventi non mancava mai la parola “diaspora”. De Fanti definiva l’emigrazione bellunese un vero esodo”. Parole di ringraziamento sono giunte anche da Davide Praloran, presidente della Proloco di Limana.
Una serata intensa, un doveroso ricordo a un amico e a una persona che ha dato molto per la sua terra. Una persona da non dimenticare e, come lo stesso assessore al bilancio del comune di Limana Stefano Bozzola ha detto nel suo intervento : “Una persona da portare come esempio per tutte le persone che non hanno avuto modo di conoscere”.(Abm news/Inform)

13.LIBRI  
Storie di migranti in Europa nel Novecento nel libro di Raffaella Greco Tonegutti e Giordana Morandini
“Racconto a due voci”
A Bruxelles l’incontro tra una migrante spagnola vedova di un minatore andaluso e una giovane italiana all’estero per motivi di studio 

FORMIGINE (Modena) -  Storie di migranti in Europa nel Novecento e oggi in “Racconto a due voci” ,scritto a quattro mani da  Raffaella Greco Tonegutti e Giordana Morandini e pubblicato da Infinito edizioni  con prefazione di Sonia Bergamasco.
 Madame Isabel è una migrante spagnola, vedova di un minatore andaluso, Maddalena una  giovane italiana all’estero per motivi di studio. Le due donne – divise dall’età, dalla provenienza e da una diversa storia personale – si trovano a condividere un pezzo delle loro vite a Bruxelles, nella casa a mattoni rossi che Madame Isabel affitta. Il ventre dell’Europa e la tavola intorno a cui si accomodano tanti giovani di passaggio in cerca di opportunità servono da sfondo alla relazione tra migrazioni antiche e moderni spostamenti nello spazio Schengen, in un dialogo tra donne in movimento che ricostruisce il senso della perdita, dell’appartenenza e della scelta.
“La storia – scrive Sonia Bergamasco - è quella di un incontro che fa germogliare altre possibilità di incontro e di ascolto. Vite e storie che si avvicinano, per invenzione e necessità, alla germinazione di storie della fiaba orientale. Una Mille e una notte del Nord, in una Bruxelles abitata, condivisa e patita da uomini e donne in cammino, segnata da storie di emigrazione, di fatica, di adattamento e di differenza”.
Raffaella Greco Tonegutti (Roma, 1979) è consulente della Commissione Europea e delle Nazioni Unite sui temi della migrazione e dei diritti umani. Vive tra Roma e l’Africa, dove passa gran parte dell’anno lavorando con e per le popolazioni migranti.
Giordana Morandini (Roma, 1984), laureata in Filosofia all’Università La Sapienza di Roma, è un’attrice formata all’AIAD che attualmente lavora con il teatro Quirino di Roma e collabora con il drammaturgo Fabio Mureddu.(Inform)

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